Amata dal grande pubblico per i sui successi insieme ai Cranberries, Dolores O’Riordan sarà presto protagonista di un nuovo graphic novel. Un omaggio alla cantautrice irlandese, simbolo del rock al femminile degli anni Novanta.

I Cranberries sono stati uno dei gruppi musicali più interessanti e apprezzati della prima metà degli anni Novanta, uno dei pochi che ha saputo tenere testa al grunge americano conquistando il cuore di milioni di fan in tutto il mondo. Ma c'è di più. La band è stata infatti la prima, in Irlanda, a ricavarsi uno spazio in un orizzonte dominato dagli U2. Un miracolo, quest’ultimo, reso possibile dalla voce inconfondibile di Dolores O’Riordan, divenuta fin da subito modello da imitare per moltissime cantanti. IL FUMETTO SU DOLORES O’RIORDAN Cresciuta in un sobborgo della campagna irlandese, e arrivata a calcare i più importanti palchi del mondo grazie a successi indelebili come Zombie e Just my imagination, la cantautrice e chitarrista (tragicamente scomparsa nel 2018) si prepara a fare il suo debutto nel mondo del fumetto, grazie a una nuova pubblicazione dedicata alla sua vita e alla sua parabola creativa. Si intitola Dolores, ed è frutto del lavoro e della passione di Francesca Ciregia e Micol Beltramini (quest'ultima già autrice del graphic novel sulla vita di Jeff Buckley). L'ANIMA FRAGILE DI DOLORES O’RIORDAN Edito da Edizioni BD, e in uscita il prossimo 31 agosto, il fumetto (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) ripercorre le vicende biografiche e la produzione musicale di questo “angelo triste” del rock anni Novanta. A emergere dalle tavole in bianco e nero del volume è soprattutto l'anima sensibile della cantautrice: “Vorrei poter cantare senza essere mai guardata”, aveva ripetuto in più occasioni; una frase che assume assai più significato dopo l'epilogo di quel 15 gennaio 2018, quando Dolores venne trovata in fin di vita nella vasca da bagno di un hotel londinese. LE PAROLE DELL'AUTRICE "Ricordo gli anni dei Cranberries – e dei Nirvana, degli Smashing Pumpkins, e di così tanto altro – come i più intensi e struggenti della mia vita, non solo musicalmente”, ha dichiarato Maicol Beltramini. “Quel mondo stava andando a morire, e stava per nascerne un altro che mi apparteneva e mi appartiene molto meno. Scrivere di Dolores è stato come andare a salvare un pezzo di quel mondo per ricordarlo, conservarlo, e perché no, farlo vedere anche a chi non c'era. Quel senso di malinconia struggente, tra disperazione e desiderio. Forse questo, più di ogni altra cosa, vorrei che passasse a chi legge”.
PUBBLICITÀ