48 capolavori di Alexander Calder donati al Seattle Art Museum
ARTE
L'istituzione artistica di Seattle ha ricevuto in dono quarantotto capolavori del grande scultore americano appartenenti alla collezione privata di Jon e Kim Shirley. Oltre alle opere, la coppia ha donato anche 10 milioni di dollari e un fondo annuale per finanziare iniziative dedicate all'artista.
Una serie di capolavori realizzati da Alexander Calder è
stata donata al Seattle Art Museum (SAM) dall'ex presidente di Microsoft, Jon
Shirley e dalla moglie Kim. Quarantotto opere del genio statunitense,
appartenenti alla collezione privata della famiglia Shirley, che negli anni si
è affermata come la più importante raccolta dei lavori di Calder, sono state
trasferite negli spazi dell'istituzione americana, insieme a 10 milioni di
dollari e un fondo annuale per finanziare mostre e ricerche sull'artista che
oscilla dai 250 ai 500mila dollari.
CALDER DALLA COLLEZIONE SHIRLEY AL SEATTLE ART MUSEUM
La donazione dell'ex manager e della moglie Kim Shirley,
attualmente membri del consiglio di amministrazione del SAM, sarà protagonista
di una serie di esposizioni e programmi annuali negli spazi espositivi
dell'istituzione di Seattle. A partire da novembre, il museo presenterà i
quarantotto lavori di Calder in una mostra inaugurale che racconterà la vita e
l'attività del grande scultore del Novecento il quale, con il suo celebre stile, ha
ispirato le successive generazioni di artisti. Tra le opere donate dalla coppia
di collezionisti spiccano Gamma e Bougainvillier, realizzate a
fine anni Quaranta. Senza dimenticare Fish, opera iconica a forma di pesce
creata dall'artista durante la Seconda Guerra Mondiale utilizzando i materiali
più disparati, dal vetro alla porcellana. Oltre ai capolavori artistici, gli
Shirley doneranno al SAM anche la loro biblioteca privata di libri e
pubblicazioni su Calder.
L'ARTISTA ALEXANDER CALDER
Nato nel 1898 in Pennsylvania, Calder cresce in una famiglia
di artisti e sfrutta il suo genio innovativo per sperimentare nuovi linguaggi e
sovvertire i canoni stilistici dell’epoca: piegando e torcendo un filo
metallico, plasma opere tridimensionali. Noto per aver inventato le sculture cinetiche
definite mobile, il maestro statunitense diede anche forma a sculture
all'aperto su grande scala, creazioni tutt’ora presenti in diverse città del
mondo.
[Immagine in apertura: Alexander Calder, Fish
, 1942, rod, wire, string,
glass, mirror, porcelain,
and paint, 15 x 36 1/2 in., Promised gift
of Jon and Mary Shirley, © 2023 Calder
Foundation, New York / Artists Rights
Society (ARS), New York, photo:
Nicholas Shirley]