Per festeggiare i cinquant'anni del Van Gogh Museum, DRIFT ha ideato una scenografica performance aerea ispirata alla pittura del celeberrimo artista a cui è intitolato il museo di Amsterdam.

Pochi artisti hanno saputo cogliere e tradurre in pittura l'essenza del mondo naturale al pari di Vincent van Gogh, autore di opere capaci di restituire la mutevolezza dell'ambiente esterno attraverso il filtro dell'interiorità. Le pennellate e i colori scelti dall'artista dei girasoli e della notte stellata tratteggiano i limiti di atmosfere dense e rarefatte al contempo, in cui lo sguardo trova una serie di punti di ancoraggio cromatici e figurativi. LA PERFORMANCE IDEATA DA DRIFT La forza della pittura di Van Gogh è lo spunto da cui ha preso forma la performance aerea realizzata da DRIFT, il duo composto da Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, per celebrare il cinquantesimo anniversario del Van Gogh Museum di Amsterdam. A ritmare l'azione performativa sono stati i movimenti dei droni, protagonisti indiscussi degli interventi targati DRIFT, in volo sulla inconfondibile Museumplein della capitale olandese. I DRONI E VAN GOGH AD AMSTERDAM Gli effetti di luce disegnati nell'aria dai droni hanno evocato, in chiave contemporanea, le tracce di colore e materia lasciate dal pennello di Van Gogh sul supporto pittorico, restituendone l'impatto visivo attraverso i mezzi tecnologici più all'avanguardia. Nonostante la distanza temporale e l'inevitabile differenza dei linguaggi utilizzati, DRIFT ha innescato un efficace dialogo tra la propria poetica e quella dello storico artista, delineando le peculiarità di questo incontro nell'evento performativo. "Siamo incredibilmente onorati di collaborare con il Van Gogh Museum [...], una delle istituzioni artistiche più stimolanti del nostro Paese", ha dichiarato Lonneke Gordijn, co-fondatrice di DRIFT. "Il nostro obiettivo era portare l'essenza dello spirito artistico di Van Gogh nell'era moderna, utilizzando i droni come mezzo per esprimere il suo mondo vivido ed emotivo". [Immagine in apertura: photo Ossip van Duivenbode]
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