Primi giorni di apertura al pubblico per il museo che occupa "l'edificio più bello del mondo": a Dubai è stato appena inaugurato il Museum of the future, che, puntando sulle più avanzate tecnologie, consente ai visitatori di interrogarsi su come sarà la vita nel 2071. Sulla Terra e oltre...

A venticinque anni esatti dall'inaugurazione del Guggenheim Bilbao, il fenomeno degli edifici museali "sensazionali" sembra non essersi ancora arrestato. Impossibile prevedere se il destino del nuovo Museum of the Future di Dubai, aperto al pubblico il 22 febbraio scorso, sia quello di diventare un'icona architettonica, al pari della struttura progettata dall'architetto Frank Gehry nella città basca. Senza dubbio l'edificio progettato dallo studio locale Killa Design non può lasciare indifferenti, suscitando anche reazioni contrastanti, mentre l'hashtag ufficiale scelto per il lancio dell'istituzione – #TheMostBeautifulBuildingOnEarth – punta esplicitamente verso la "consacrazione globale".L'ARCHITETTURA DEL NUOVO MUSEO DI DUBAI Sviluppato dalla Dubai Future Foundation, il Museum of the Future di Dubai è stato costruito lungo la linea ferroviaria sopraelevata della città che sta ospitando l'Esposizione Universale; sorge a breve distanza dal grattacielo Burj Khalifa, che al momento detiene il record di edificio più alto del mondo. Eretto al di sopra di una collina artificiale, ricoperta di un manto erboso, e alto 77 metri, il museo presenta un'audace forma toroidale. Avvolgente e sinuoso, il suo volume è "spezzato" da un vuoto ellittico, a sua volta associato a un preciso significato simbolico. Come indicato dagli stessi progettisti, il vuoto rappresenta "ciò che ancora non sappiamo" del futuro, una dimensione ignota, indefinibile e ancora da scrivere, verso la quale è già possibile orientare lo sguardo. Alimentato annualmente con 4.000 megawatt di energia solare, il museo dispone di sette livelli. È rivestito da una "pelle esterna" in acciaio inossidabile, realizzata con tecnologia robotica che permette di elaborare forme complesse. La facciata, complessivamente estesa per 17.600 metri quadrati, è caratterizzata da iscrizioni in calligrafica araba che riproducono tre citazioni da testi scritti da Sua Altezza lo sceicco Maktoum Al Rashid bin Mohammed, Emiro di Dubai e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti. Si tratta di veri e propri "intagli", con uno scopo anche funzionale: formano infatti le "finestre" dell'edificio.LE MOSTRE ESPERIENZIALI DEL MUSEUM OF THE FUTURE Come sarà la nostra vita in futuro? Quali prospettive e sfide attendono le prossime generazioni? Da queste incognite prende avvio il viaggio che attende i visitatori del nuovo Museum of the Future di Dubai, letteralmente "catapultati" nell'anno 2071. Puntando sulla combinazione fra le più avanzate tecnologie, fra realtà virtuale e aumentata, interaction design e intelligenza artificiale, il percorso espositivo avanza risposte sul destino che attende l'umanità ed esplora gli scenari delle città e della mobilità, le evoluzioni delle strutture sociali, le altre forme di vita sulla Terra e la conquista dello spazio. Proprio per ridurre le distanze che normalmente separano il grande pubblico dalla tecnologia spaziale e dalle sue continue evoluzioni, l'itinerario di visita inizia dalle "profondità" del nostro solare sistema. L'esperienza offerta dal Museum of the Future, concepito come "museo vivente" in contrapposizione ai musei che possiedono una collezione "storica" permanente, si snoda attraverso cinque esposizioni principali, legate ad altrettanti temi cruciali: vita nello spazio e turismo spaziale; cambiamenti climatici ed ecologia; salute; benessere; spiritualità. [Immagine in apertura: Courtesy Museum of the Future]
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