Fu profonda l'influenza esercitata dall'arte di Munch nella Germania di fine Ottocento e inizio Novecento. Dopo aver ospitato decine di mostre a lui dedicate tra il 1892 e il 1933, la città di Berlino si appresta a occuparsi di nuovo del pittore norvegese con un progetto espositivo atteso in autunno.

Autunno nel segno di Edvard Munch per la Berlinische Galerie. La sede museale tedesca, insediatasi dal 2004 nel quartiere di Kreuzberg in un dismesso magazzino completamente ristrutturato, a partire dal prossimo 15 settembre ospiterà una grande mostra dedicata all'artista norvegese.LA MOSTRA DI MUNCH A BERLINO Edvard Munch. Magic of the North può essere a tutti gli effetti considerata come il ritorno del noto autore a Berlino. Con un poderoso percorso espositivo che comprende un'ottantina di opere del pittore de L'Urlo, oltre a lavori dei colleghi Walter Leistikow e Akseli Gallen-Kallela, la rassegna promette di far emergere tutta la radicale modernità della sua produzione. Questa capacità del simbolista norvegese di definire un nuovo approccio suscitò notevole influenza sui suoi contemporanei tedeschi e proprio la capitale finì per essere teatro di numerose rassegne a lui dedicate. Circa 60 quelle organizzate in città tra il 1892 e il 1933, al punto che Berlino finì per divenire un luogo chiave nella carriera di Munch: in riva alla Sprea, il pittore entrò in contatto con artisti, galleristi, intellettuali e collezionisti per promuovere la sua opera, non esente tuttavia da critiche. Il mutare dello scenario politico pose fine a questa fase: dopo un iniziale sostegno da parte del regime, l'autore norvegese divenne poi una delle prime vittime della campagna contro "l'arte degenerata".L'INFLUENZA DI MUNCH IN GERMANIA Alla Berlinische Galerie sta dunque per andare in scena il racconto del rapporto fra Munch e Berlino, ricostruito con dipinti, stampe e fotografie. L'artista, che fra il 1892 e il 1908 visse e lavorò nella capitale tedesca, fu anche al centro di alcune vicissitudini scandalose. In città il fervore per tutto ciò che era di provenienza nordica era molto forte quando l'Association of Berlin Artists, un circolo di impronta conservatrice, invitò l'allora sconosciuto Munch ad allestire una propria personale nel 1892. L'accoglienza fu talmente negativa, con i visitatori turbati dai colori vivaci delle tele al punto da percepire i dipinti come imprecisi, che la mostra venne chiusa poco dopo l'apertura. Seppur in grado di suscitare reazioni di opposto segno, le opere dell'artista avevano tuttavia iniziato a circolare e influenzare anche la comunità artistica locale. Edvard Munch. Magic of the North sarà visitabile fino al 22 gennaio 2024. [Immagine in apertura: Edvard Munch, Red and White, 1899–1900, Photo: © MUNCH, Oslo / Halvor Bjørngård]
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