La nuova edizione del festival “Elementi”, in Emilia-Romagna, sarà dedicata ai territori sui ci è abbattuta la recente catastrofe idrogeologica.

Trasformare la tragedia in una opportunità di rinascita e bellezza; fare emergere dal “fango” nuovi fiori simbolo di resistenza e rinnovamento. Parte da questi presupposti la quarta edizione di Elementi, il festival musicale itinerante dell'Emilia-Romagna che torna quest'anno con una serie di concerti nei luoghi messi in ginocchio dalla recente catastrofe idrogeologica che ha colpito le zone meridionali della regione. Ideato dall'organizzazione indipendente Mu e dal collettivo Magma, l'evento si presenta pertanto come un'occasione di condivisione in luoghi afflitti dalla tragedia, ma soprattutto come un momento di solidarietà effettiva nei confronti delle persone più colpite. I CONCERTI DEL FESTIVAL “ELEMENTI” Sono dodici i live in cartellone, che aprirà il 4 giugno e chiuderà il 13 agosto prossimi. Ognuno dei concerti sarà gratuito, a partire dalla performance inaugurale, attesa a Cervia. È qui, in una delle città maggiormente coinvolte nell'alluvione, che Li Yilei (artista sonora e visiva di origine cinese) presenterà un estratto del suo nuovo progetto. A seguire sarà la volta di Erwan Keravec, talento e sperimentatore della cornamusa francese. Protagonista della giornata del 7 luglio sarà invece il compositore Daniele Guerrini, alias Heith, che, accompagnato da Leonardo Rubboli e Jacopo Battaglia, eseguirà una performance “ipnotica e ritualistica” nella cornice del parco di Villa Orestina di Faenza. MUSICA E SOLIDARIETÀ Sempre a luglio sarà la volta di CTM e Puce Mary (attesi il 14 luglio presso gli hangar dell’Aeroporto Francesco Baracca di Bagnara di Romagna–Lugo) e Mengting Zhuo (ospite due giorni dopo al Parco di Levante di Cesenatico). Ultimo appuntamento il 13 agosto, giorno conclusivo della rassegna, con il concerto del collettivo londinese Japan Blues Meets The Dengie Hundred, e i dj set di Japan Blues e The Dengie Hundred. “Abbiamo deciso di non arrenderci di fronte alle avversità”, ha affermato Alex Montanaro dell’associazione Magma, “e di utilizzare la cultura come un faro di luce per le persone colpite dall'alluvione. Ripartiamo con determinazione, mettendo in primo piano l'importanza dell'aiuto reciproco. Vogliamo, per questo, che ogni singolo evento abbia una ricaduta positiva per la comunità utilizzando la rassegna come uno dei simboli della rinascita oltre che come occasione per mostrare la bellezza e la resilienza dei nostri luoghi”. Nel corso dei live saranno organizzate delle raccolte fondi specifiche da destinare alle persone e alle comunità ferite dall'alluvione. [Immagine in apertura: Aia della Salina di Cervia, Mike Cooper, 2022]
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