Non solo strumenti di trasmissione della cultura scientifica: gli erbari hanno raccontato nel tempo il rapporto dell’uomo con la natura. Un nuovo libro lo dimostra, conducendo i lettori nell'affascinante mondo della catalogazione botanica.

È affascinante e sorprendentemente rigogliosa la storia degli erbari, strumenti di trasmissione della cultura scientifica che nel corso dei secoli hanno accompagnato i progressi dell'uomo in ambito botanico, grafico e artistico. Per risalire ai primissimi esempi di catalogazione vegetale bisogna andare indietro fino al 300 a.C., quando il filosofo greco Teofrasto diede vita ad alcune delle prime raccolte dedicate alla ricerca e all'osservazione del mondo vegetale (Historia Plantarum e De Causis Plantarum). La tendenza a “dare ordine” alla sfera della natura si acuì nel Medioevo, quando sempre più frequentemente botanici e studiosi iniziarono a raccogliere e a commentare, con brevi note e illustrazioni miniate, piante, fiori e foglie individuati e classificati con rigore scientifico. Uno dei più importanti esempi di questo genere letterario è il De materia medica, il primo erbario conosciuto a opera del filosofo e medico Dioscoride (risalente al I secolo d.C.). IL LIBRO SUGLI ERBARI A tentare una ricognizione sul tema è ora Domitilla Dardi, storica e curatrice di design (già attiva al MAXXI di Roma), autrice di un nuovo volume illustrato interamente dedicato allo straordinario e variopinto mondo degli erbari. Si intitola Herbaria. Piante, erbari moderni e florilegi, e ripercorre la storia di questi incantevoli strumenti scientifici dal Medioevo ai nostri giorni. Una sorta di cronistoria sospesa tra arte e scienza, alla scoperta delle più lodevoli raccolte di piante e fiori. LA BELLEZZA DEL MONDO VEGETALE Portato sugli scaffali da 24 ORE Cultura, il libro coniuga rigore scientifico e sensibilità artistica. Ognuno degli esempi presentati fra le pagine di questo compendio (racchiuso all'interno di un packaging elegante e raffinato) mette in risalto come le raccolte di erbe e la trasmissione dei loro poteri siano stati nel tempo occasione di ammirevoli invenzioni grafiche e letterarie. In un senso più esteso, gli erbari racchiudono ed esprimono il rapporto dell'uomo con la natura, e l'ambizione del primo di catalogare l'infinita bellezza del mondo vegetale – al costo di spingersi nei territori della fantasia e della visionarietà. Fra gli erbari più affascinanti approfonditi nel libro spiccano quelli della botanica e fotografa inglese Anna Atkins (sono celebri le sue alghe marine rappresentate attraverso il processo della cianotipia), le immagini di Joan Fontcuberta e il misterioso Manoscritto Voynich (il codice illustrato risalente al XV secolo ricco di immagini di piante e testi scritti in lingua a noi sconosciuta). [Immagine in apertura: Caroline Rothwell, Infinite Herbarium Morphosis, 2021 © Caroline Rothwell]
PUBBLICITÀ