Il dialogo fra arte, scienza e tecnica rappresenta il caposaldo del programma culturale del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano, fin dalla fondazione. Non a caso il museo è stato scelto come sede per l'esposizione permanente di un gruppo scultoreo che Melotti realizzò negli anni Sessanta.

Eminente figura della scena artistica italiana del XX secolo, Fausto Melotti fu scultore, pittore e musicista. Una formazione multidisciplinare la sua, che lo portò a conseguire la laurea in Ingegneria Elettrotecnica al Politecnico di Milano, in parallelo con il diploma in pianoforte al Conservatorio, prima di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua carriera come artista prese avvio negli anni Trenta, rafforzandosi grazie alla partecipazione a importanti manifestazioni internazionali. Proprio in occasione di uno di questi appuntamenti, la VI Triennale del 1936, presentò Costante Uomo. Progettata per la Sala della Coerenza firmata dallo Studio BBPR, l'opera è considerata "l'antesignana" del gruppo scultoreo I Setti Savi , che fu commissionato a Melotti nel 1961 dal Comune di Milano. Originariamente destinate al giardino del Liceo Carducci, le statue hanno da pochi giorni trovato una nuova, definitiva collocazione nel Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano. Non prima di essere state protagoniste di una serie di vicissitudini, fra cui un parziale danneggiamento.LA STORIA DEI SETTE SAVI DI FAUSTO MELOTTI Realizzate in Pietra di Viggiù, le sette sculture evocano altrettante figure umane secondo un preciso codice formale: ciascuna, infatti, evoca una presenza asciutta, ridotta all'essenziale, priva di dettagli o particolari distintivi. Una scelta con cui Melotti intendeva offrire una propria interpretazione del topos dei saggi custodi dell’antica civiltà greca, come Talete. La versione che ha "trovato casa" all'aperto, nel giardino del primo Chiostro dell’edificio Monumentale, non è l'unica a cui lavorò l'artista. Il medesimo soggetto è stato infatti trattato dallo scultore anche in gesso, materiale probabilmente impiegato per il modello preparatorio, e in marmo. Questi ultimi esemplari furono commissionati dal Comune di Milano nel 1981 e quindi esposti al PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea.  FAUSTO MELOTTI AL MUSEO DELLA SCIENZA Attraverso l'attuale collocazione de I Sette Savi viene ripristinato il legame fra l'opera e la dimensione en plein air, seppur in una cornice architettonica diversa da quella inizialmente prevista. L'allestimento segue un'imposizione geometrica, così da attivare il "gioco di sguardi" previsto dallo schema elaborato da Melotti. A precedere la sistemazione del gruppo sono stati numerosi interventi di riqualificazione condotti nell'edificio sede del Museo. In particolare sono state restaurate le facciate dell’edificio Monumentale; i due loggiati dei Chiostri e del Chiostrino dell’edificio Monumentale sono stati riqualificati. Le operazioni condotte hanno implicato il ripristino degli intonaci ammalorati, la ritinteggiatura di pareti, volte e parapetti, la pulitura della pavimentazione e dei materiali lapidei, la realizzazione di un nuovo impianto elettrico funzionale e del nuovo sistema di irrigazione dei giardini.
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