Vincitore di cinque premi Oscar, Federico Fellini si spegneva il 31 ottobre 1993 a Roma. A ricordare il suo inimitabile modo di concepire il cinema e la sua capacità narrativa è la mostra in apertura negli spazi della Villa di Mamiano di Traversetolo, a Parma. Un'occasione per rivivere le atmosfere dei suoi film, tra costumi, foto d'epoca e memorabilia.

Non è un luogo qualsiasi quello scelto per ospitare la mostra Fellini. Cinema è sogno, in apertura il prossimo 18 marzo. Ad accogliere la rassegna dedicata all'indimenticabile cineasta sarà infatti la Villa di Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma, che in passato ospitò un altro straordinario protagonista del cinema internazionale: il compositore Nino Rota, al quale si devono le colonne sonore di alcuni indiscussi capolavori felliniani, inclusi 8½, Giulietta degli spiriti, Satyricon, Roma, Amarcord, Il Casanova.LA MOSTRA SU FELLINI A TRENT'ANNI DALLA MORTE Curata da Mauro Carrera e Stefano Roffi e allestita dalla Fondazione Magnani-Rocca, Fellini. Cinema è sogno rende omaggio al celebre regista nell'anno in cui ricorre il trentennale della scomparsa. Un'occasione per tornare ad accendere i riflettori sulla parabola creativa di un autore poliedrico, artefice di una narrazione sull'Italia del suo tempo unica e inimitabile, in cui le dimensioni della realtà e della fantasia si intrecciano. Il percorso espositivo, visitabile fino al 2 luglio 2023, riunisce una pluralità di opere: si va dai costumi di scena appartenenti allo CSAC di Parma, realizzati per le sue pellicole e indossati da "suoi" attori, come Marcello Mastroianni, passando per le locandine, che tanta eco hanno avuto nella storia del cinema e della grafica, senza dimenticare preziose foto d'epoca e i disegni a mano di Fellini.IL SUCCESSO DI FELLINI E GLI OSCAR Nel complesso, a essere proposto è un viaggio nella mente e nella produzione dell'artista, che fu anche sceneggiatore e scrittore. La sua carriera viene ricostruita seguendo il filo dell'anno di uscita dei suoi film. Si procede da lo Sceicco bianco (1952), scritto in collaborazione con Ennio Flaiano, fino a La voce della Luna (1990), interpretato da Paolo Villaggio e Roberto Benigni, in un itinerario scandito dai grandi successi che hanno consacrato la figura di Fellini nell'Olimpo del cinema internazionale. A confermare il suo successo e la fama raggiunta oltre i confini nazionali contribuirono anche i cinque premi Oscar assegnati: nel 1957 per La strada, nel 1958 per Le notti di Cabiria, nel 1964 per 8 1/2, nel 1976 per Amarcord e nel 1993, anno dell'Oscar alla carriera consegnatogli da Sophia Loren. [Immagine in apertura: Federico Fellini e Andy Warhol. Foto Mimmo Frassineti, Roma 1977]
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