La prima versione dei Promessi sposi diventa un libro illustrato
LETTERATURA
Rossomalpelo porta in libreria la prima edizione illustrata di “Fermo e Lucia”, la versione originaria dei "Promessi sposi”. Un volume che dà risalto ai capitoli poi rimaneggiati nel capolavoro definitivo, mettendo in risalto l’atmosfera gotica e scabrosa tipica del primo Manzoni.
È il 24 aprile 1821
quando Alessandro Manzoni inizia a lavorare concretamente a Fermo
e Lucia, come riporta il primo foglio del manoscritto originale
dell’opera. Lo stesso manoscritto riporta anche la data di
conclusione, 17 settembre 1823. Eppure, per arrivare alla
pubblicazione bisognerà attendere fino al 1916, quando i
trentasette capitoli complessivi, suddivisi in quattro tomi, saranno pubblicati dal critico letterario Giuseppe Lesca, a più di
quarant’anni di distanza dalla morte dell’autore. “Come si
spiegano queste tempistiche dilatate? Soprattutto, perché dobbiamo
la sua pubblicazione a un critico e non al suo stesso autore?”,
si chiede Marco Tomaselli della Rossomalpelo Edizioni.
LA STORIA DI FERMO E LUCIA
“Andiamo con ordine. Sebbene quel
fatidico 24 aprile di duecento anni fa sia considerato da molti la
data di inizio dei 'Promessi sposi', le carte raccontano qualcosa di
diverso”, continua Tomaselli. “La vicenda editoriale del
'Fermo e Lucia' è una vicenda tronca, che anticipa la nascita del
più celebre romanzo della nostra letteratura, senza però poterne
condividere la gloria e gli onori, rievocata a stento nelle antologie
scolastiche. Viene ricordata per quel che Manzoni ne farà in
seguito, non è mai andato oltre lo stato embrionale, l’opera
acerba, il palinsesto da raschiare e riscrivere”.
A rispolverare quella versione
primordiale dei Promessi sposi, embrione del più celebre
romanzo della letteratura italiana, è oggi proprio la casa editrice
siciliana. A lei il merito di aver riportato alla luce quei
primi scritti. Scritti che non furono solo delle “bozze” del
capolavoro concluso, ma sintomo di un'opera che alla fine avrebbe avuto una
struttura e una dimensione narrativa completamente differenti rispetto all'edizione definitiva del 1842.
LA VERSIONE ILLUSTRATA
A duecento anni di distanza dalla sua
genesi, esce Fermo e Lucia. Prima dei panni in Arno, la
versione illustrata dell'opera manzoniana, accompagnata dai disegni
di Silvia Percolla. Incluso nella collana
Attimancati (la
serie di Rossomalpelo dedicata alle edizioni “scartate” dei
grandi classici), il libro rende omaggio a quella prima versione dei
Promessi sposi, mettendone in risalto le unicità e le
peculiarità stilistiche rispetto al romanzo concluso. A partire dalla questione
linguistica e dalle atmosfere gotiche e scabrose,
tipiche del primo Manzoni.
“L’intreccio del 'Fermo e Lucia'
presenta alcune scene che poi saranno eliminate o largamente ridotte
nei 'Promessi sposi', perché ricche di particolari tetri o osceni
che mal si adeguano allo spirito della stesura definitiva”, si
legge nella prefazione al libro. Prova ne è la relazione tra Geltrude,
al secolo la monaca di Monza, e lo sciagurato Egidio. Ridotta
all’essenziale nel decimo capitolo dei Promessi sposi, qui viene
raccontata senza reticenze, rivelando particolare sconosciuti sul più grande
classico della letteratura italiana.
[Immagine in apertura: una delle
illustrazioni di Silvia Percolla per Fermo e Lucia]