In programma all’inizio dell’estate nella consueta cornice della cittadina umbra, la 67esima edizione del prestigioso evento culturale si prepara ad accogliere artisti e performer provenienti da tutto il mondo, per un programma di eventi che si preannuncia ricco e variegato come non mai.

Spoleto apre nuovamente le sue porte al mondo della cultura e delle arti performative con la sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi. La manifestazione, che si terrà dal prossimo 28 giugno al 14 luglio, vedrà la partecipazione di oltre seicento artisti da venti paesi, impegnati in più di sessanta spettacoli, incontri ed eventi culturali. Sotto la direzione artistica di Monique Veaute, il festival promette un'esperienza immersiva, grazie alla presenza di artisti emergenti e nomi affermati, e a un programma che come sempre spazierà dalla lirica alla danza, dal teatro alle performance, nel segno del dialogo fra le discipline.GLI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL DI SPOLETOIl festival si aprirà con l'opera Ariadne auf Naxos di Richard Strauss, proposta in un nuovo allestimento curato da Iván Fischer e accompagnata dalla Budapest Festival Orchestra. Il cartellone lirico al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti è completato da Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, diretto dal celebre regista italiano Damiano Michieletto.Anche la danza e la musica avranno un ruolo di primo piano, grazie agli spettacoli di coreografi affermati come Wayne McGregor e Friedemann Vogel, e a concerti che spazieranno dalla musica colta contemporanea al jazz raffinato di Barbara Hannigan, passando per il rock alternativo di Daniel Lopatin, fra i massimi esponenti internazionali della scena elettronica. La sezione teatrale del programma porterà poi in scena opere come Il giardino dei ciliegi, terza tappa dell’approfondimento dedicato dal regista Leonardo Lidi al teatro di Anton Čechov, o le letture dei classici della letteratura francese affidate alla voce di un’attrice iconica come Isabelle Adjani.IL LABORATORIO CREATIVO DEL FESTIVAL DEI DUE MONDITra gli eventi collaterali e gli incontri che promettono di coinvolgere il pubblico in narrazioni profonde e stimolanti, spicca la lezione di Alessandro Baricco, che torna a Spoleto con La curiosa eredità di Orfeo per approfondire il tema conduttore del festival, ossia il rapporto fra mito e musica.Proponendosi come punto di incontro per talenti emergenti e artisti affermati, in un costante dialogo creativo fra le diverse discipline, il Festival dei Due Mondi di Spoleto continua a essere un punto di riferimento per l'arte performative, unendo sapientemente tradizione e innovazione e proponendosi non solo come “una vetrina di grandi nomi ma un laboratorio in cui crescono idee, sinergie, collaborazioni, progetti artistici”, come ha evidenziato la direttrice artistica della manifestazione, Monique Veaute.[Immagine in apertura: Spoleto66, Imany, Piazza Duomo ©Festival di Spoleto, Andrea Veroni]
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