Riyadh ospita la seconda edizione di uno dei più grandi eventi al mondo dedicati alle installazioni artistiche luminose. Il programma include anche una mostra che prende spunto dal movimento Light and Space, affermatosi negli anni Sessanta negli Stati Uniti.



Le ragioni per visitare Riyadh, la capitale dell'Arabia Saudita, non mancano. In attesa di vedere conclusa la Jeddah Tower, destinata a diventare il grattacielo più alto del mondo con oltre 1000 metri d'altezza e i cui lavori sono attualmente fermi sin dal 2020, l'occasione perfetta è data da uno dei festival delle luci e dell'arte più impressionanti del pianeta. Dal 3 al 19 novembre si tiene il Noor Riyadh, la cui denominazione contiene la parola "noor" che significa "luce" in arabo. Dopo il successo della prima edizione, che si è tenuta nel 2021, la manifestazione torna ora arricchita di installazioni e di spettacolari illuminazioni artistiche. Curato da Hervé Mikaeloff, Dorothy Di Stefano e Jumana Ghouth, l'appuntamento si lega quest'anno al tema We dream of new horizons, incentrato sul desiderio di un rinnovato ottimismo e di speranza, verso un futuro ricco di opportunità e idee. ARTE E LUCE ILLUMINANO LA CAPITALE DELL'ARABIA SAUDITA Triplicati i numeri del festival rispetto al debutto. Per il 2022 sono state infatti annunciate oltre 120 installazioni, realizzate da un centinaio di artisti provenienti da quaranta paesi diversi. Non mancano nomi di grande richiamo, come il collettivo teamLab, Daniel Buren, l'artista polacco-tedesca Alicja Kwade e lo scozzese Douglas Gordon. Capillare la diffusione della kermesse nel tessuto urbano di Riyadh, con oltre 40 luoghi coinvolti nel circuito. Noor Riyadh, del resto, è uno dei festival più ambiziosi del suo genere e trasforma la città in una vera e propria galleria all'aria aperta. Nel 2021 non erano mancati gli interventi artistici spettacolari, come l'incredibile opera Star in motion del belga Koert Vermeulen. L'artista osò piazzare un astro luminoso in acciaio, alluminio e luci LED all'interno del caratteristico incavo del simbolo architettonico della nuova Riyadh, ovvero il grattacielo Kingdom Center, alto 302 metri. UNA GRANDE MOSTRA SUL RUOLO DELLA LUCE Oltre al Noor Riyadh, la capitale saudita dal 3 novembre al 4 febbraio 2023 ospita l'esposizione From Spark to Spirit. Curata da Neville Wakefield e Gaida Al-Mogren, la rassegna è interamente dedicata all'indagine del ruolo della luce, ormai diventata una presenza pervasiva nelle nostre società. Propone un affascinante parallelo tra il movimento artistico Light and Space, risalente degli anni Sessanta e con Robert Irwin e James Turrell fra gli esponenti più noti, e l'attualità del Medio Oriente, al centro di un profondo cambiamento di paradigma. From Spark to Spirit intende rinnovare la riflessione sulla magia della luce con opere, fra gli altri, di Doug Aitken, Zahrah Al Ghamdi, Refik Anadol, Laddy Bell, Jim Campbell, John Edmark e Haroon Mirza. Infine, oltre 500 eventi, inclusi tour, talk, laboratori, attività per famiglie ed esibizioni musicali, compongono il palinsesto del programma pubblico che accompagna il festival Noor Riyadh. [Immagine in apertura: Koert Vermeulen, Star in Motion, 2021. Steel, aluminium, LED lighting, Automatic lighting, control systems 625 cm diameter Courtesy the artist. Photo © Noor Riyadh 2021, a Riyadh Art program]
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