Performance artistiche, pièce teatrali, danza, concerti e incontri tenuti da oltre trenta artisti internazionali: al via, dal 15 settembre, la seconda edizione di "Performative", la rassegna abruzzese diffusa ispirata alla creatività e alla sua dimensione sensoriale.

Dopo l’enorme successo ottenuto lo scorso anno, torna a L’Aquila il Festival Internazionale Performative organizzato dal museo di arte contemporanea MAXXI L’Aquila in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti della città. Dal prossimo 15 settembre, per quattro giorni, il capoluogo abruzzese sarà, infatti, invaso, da mattina a notte inoltrata, tra opere già collaudate e nuove produzioni, da performance d’arte, danza, musica e teatro organizzate da oltre trenta artisti internazionali tra cui Jacopo Benassi e Lady Maru, Chiara Bersani, Madison Bycroft, Alex Cecchetti, Jonathas de Andrade, Sofia Jernberg, Beatrice Marchi, Muta Imago, Susan Philipsz.IN ABRUZZO IL FESTIVAL DIFFUSO DI DANZA, MUSICA E TEATRO La seconda edizione del festival, spunto di riflessione sul presente e, in particolare, sulla sempre maggiore digitalizzazione dei rapporti umani e della nostra quotidianità, sarà articolato in diversi spazi della città, dalle Sale di Palazzo Ardinghelli al Padiglione Estivo del Museo in Piazza Santa Maria Paganica (Dandalò), dai locali dell’Accademia di Belle Arti progettati da Paolo Portoghesi al seicentesco Palazzetto dei Nobili, ma fornirà anche un pretesto per andare alla scoperta dei suggestivi borghi situati nei dintorni del capoluogo abruzzese. Alcuni appuntamenti e incontri si svolgeranno, infatti, a Fontecchio, un piccolo e fascinoso paese di origine medievale situato a soli venticinque chilometri da L’Aquila. Il borgo, che per affrontare la ricostruzione post sisma e il drammatico problema dello spopolamento, ha puntato tutto sulla potenza dell’arte e della cultura, sarà raggiungibile grazie a un servizio di transfer organizzato direttamente dal MAXXI, e accoglierà, nella giornata di domenica 18 settembre, varie azioni performative tra cui Sentiero di Alex Cecchetti, dedicata alla nozione di viaggio fisico e immaginario, e Il Coro dei Profumati dell’Aquila and The Friends Live Show a cura di Beatrice Marchi (nell'immagine in apertura). Sono inoltre previste numerose performance con un rimando al MAXXIVERSO, la sede digitale del museo.IL PROGRAMMA DELLA SECONDA EDIZIONE DI “PERFORMATIVE” Quattro le sezioni in cui sarà suddiviso il ricco programma di Performative 02: performance; interventi performativi inerenti la danza, il teatro e le nuove tecnologie; sperimentazioni musicali che prevedono il coinvolgimento attivo del pubblico; e talk di approfondimento teorico tenuti da critici, curatori e storici dell’arte tra cui Tommaso Pincio, Simone Ciglia e Cloe Piccoli. In quest’ultima sezione saranno incluse anche le cosiddette “conferenze-performance”: speciali azioni performative sviluppate attorno a un tema o a un autore specifico e che già lo scorso anno, durante la prima edizione del festival, hanno raccolto grande interesse da parte sia del pubblico che degli artisti coinvolti. La rassegna sarà infatti inaugurata, giovedì 15 settembre, con la “con-formance” Profezie di Roberto Fassone dedicata al suo omonimo libro, seguita dal talk di Cloe Piccoli con Beatrice Marchi. In contemporanea, nelle sale del Palazzetto dei Nobili, la compagnia Muta Imago presenta la prima delle quattro repliche in programma della performance Sonora Desert. Tra gli appuntamenti della giornata di venerdì 16 settembre si segnala la video-performance Olho da Rua dell'artista carioca Jonathas De Andrade, dedicata a una comunità di senzatetto nel centro della città brasiliana di Recife. Sabato 17 settembre, prevista, tra le altre, la performance E.R.A. - Esercizi di Riflessione Applicata tenuta dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell'Aquila. Nel pomeriggio, invece, il festival propone la performance L’Animale di Chiara Bersani; la con-formance Una parete che scotta di Giulia Crispiani; e la performance dedicata alla danza di Jacopo Jenna intitolata Alcune Coreografie. La giornata in Accademia si conclude, poi, con Brutal casual magazine, un originale dj set curato dal fotografo e artista visivo Jacopo Benassi e dalla producer Lady Maru. Il gran finale del festival sarà invece ospitato presso la Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli. Prevista, per domenica 18 settembre, una grande performance di Sofia Jernberg, in collaborazione con il sassofonista Mette Rasmussen, il pianista Cory Smythe, il chitarrista Dan Lippel e il contrabbassista Ole Morten Vågan. Per ulteriori informazioni sulla manifestazione vi invitiamo a consultare la pagina ufficiale del museo.
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