Andrea Pennacchi, Ascanio Celestini e Lella Costa sono alcuni dei protagonisti della seconda edizione di "Voci Umane. Musei e Teatro di Narrazione". Dopo il successo del 2022, l'appuntamento con il festival teatrale che si svolge in musei, aree archeologiche e siti culturali della Lombardia si rinnova dal 24 agosto al 10 settembre prossimi.

I luoghi culturali più significativi della Lombardia – palazzi storici, aree archeologiche e musei – si animano con una kermesse di spettacoli teatrali. A seguito del successo della prima edizione, dal 24 agosto al 10 settembre 2023 torna Voci umane. Musei e teatro di narrazione, la rassegna che lega il teatro di narrazione al patrimonio culturale e naturalistico del territorio lombardo. Andrea Pennacchi, Federica Molteni, Marta Cuscunà, Paola Roscioli, Ascanio Celestini, Arianna Scommegna e Lella Costa sono i protagonisti dei setti appuntamenti in cartellone, allestiti in altrettanti siti.DA COSTA A CELESTINI NEI MUSEI LOMBARDI Promosso dalla Direzione regionale Musei Lombardia, con la direzione artistica di Maria Grazia Panigada, il festival ha l’obiettivo di diffondere il teatro di narrazione, proponendo uno stretto dialogo con la storia dei luoghi di cultura coinvolti che quasi "prendono vita" grazie al potere delle parole. “Ogni visitatore/spettatore, a suo modo, potrà riconoscersi in questo narrare e portarsi a casa un ricordo più profondo e vivo di questi luoghi di bellezza che sono anche straordinarie lampade di Aladino. Presi in mano, strofinati, fanno scaturire pensieri, discussioni, emozioni che non si dimenticano”, spiega la direttrice della Direzione regionale Musei Lombardia Emanuela Daffra.IL PROGRAMMA DI "VOCI UMANE" Andrea Pennacchi inaugura la rassegna giovedì 24 agosto, con Da qui alla luna: nella cornice del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri in Valle Camonica, l’attore e drammaturgo racconta la tempesta Vaia, che nell’ottobre del 2018 sradicò ben 16 milioni di alberi nel bellunese. Tra le mura rinascimentali di Palazzo Besta, a Teglio, sabato 26 agosto Marta Cuscunà mette in scena La semplicità ingannata, dando voce alle monache che, proprio nel Cinquecento, lottarono contro le convenzioni sociali e di genere. E ancora, nella Cappella Espiatoria di Monza – eretta per commemorare il regicidio di Umberto I – venerdì 1° settembre Ascanio Celestini presenta uno dei suoi monologhi più intensi, Radio Clandestina, attraverso il quale ripercorre l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Il Parco Archeologico di Castelseprio è la cornice di Stanca di Guerra, lo spettacolo sul tema del conflitto interpretato da Lella Costa previsto per domenica 3 settembre. La serata conclusiva è invece dedicata a un’Antigone più che mai attuale, interpretata da Arianna Scommegna in Non sono nata per condividere odio, sabato 10 settembre al Museo Nazionale di Vigevano. Per consultare il completo e prenotare, si invita a visitare il sito ufficiale.[Immagine in apertura: Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane. Ph Gianfranco Rota© DRM-LOM]
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