Il faraone Tutankhamon “rivive” nel nuovo docu-film di Nexo Digital, in programma al cinema il 9, 10 e 11 maggio prossimi. Un racconto straordinario che ripercorre, con le immagini del fotografo Sandro Vannini e la voce narrante di Manuel Agnelli, miti e leggende del grande sovrano.

Due celebrità a confronto. Da una parte la figura di riferimento del rock alternativo italiano, Manuel Agnelli; dall'altra il faraone Tutankhamon, personaggio storico avvolto nel mistero e simbolo per definizione dell'Antico Egitto. Diverse e distanti, queste due star della cultura pop saranno presto “insieme” grazie al nuovo docu-film, in programma nelle sale dal 9 all’11 maggio. Una pellicola unica nel suo genere, realizzata nel centenario della scoperta della tomba del grande sovrano. IL DOCU-FILM SU TUTANKHAMON Era il 1922, infatti, quando l'archeologo ed egittologo britannico Howard Carter portò alla luce il sarcofago del “faraone bambino”. Elevato al rango di semidio in vita, e morto prematuramente, Tutankhamon è divenuto nel corso del Novecento una sorta di celebrità capace di coniugare storia, mito e leggenda. Una figura ammantata di mistero, che il nuovo documentario tenta di svelare in maniera inedita. Diretto da Ernesto Pagano e prodotto da Laboratoriorosso e Nexo Digital, Tutankhamon. L’ultima mostra si sofferma in particolare sulla realizzazione della rassegna internazionale King Tut. Treasures of the Golden Pharaoh, l'esposizione itinerante che ha portato oltre centocinquanta reperti, rinvenuti nel corso di quella rivoluzionaria scoperta, in alcune delle istituzioni museali più prestigiose del globo. Si tratta di oggetti storici d'inestimabile valore, esposti fuori dai confini egiziani in via del tutto eccezionale: per volere del governo del Cairo, infatti, questo enorme patrimonio sarà visibile in futuro solo nella capitale egizia, e non verrà mai più concesso per iniziative di simile natura. FASCINO E MISTERO DI TUTANKHAMON Presentato recentemente nel corso di un incontro speciale con gli studenti della Scuola Holden, il film (incluso nel progetto La Grande Arte al Cinema) è un omaggio alla prestigiosa rassegna, ma soprattutto ai temi in essa affrontati. A emergere sono il fascino e il mistero del protagonista, Tutankhamon, raccontato attraverso la voce di Manuel Agnelli e grazie alle fotografie di Sandro Vannini, l'unico fotografo ad aver avuto accesso al backstage della mostra. Accompagnata dalla colonna sonora di Marco Mirk, la vita del sovrano si ricompone così davanti agli occhi del pubblico, dando nuova forma a una delle figure più leggendarie della storia dell'umanità. IL COMMENTO DI MANUEL AGNELLI A presentare il film è lo stesso frontman degli Afterhours, sin da giovanissimo appassionato di Antico Egitto e rimasto folgorato dalla visita della tomba di Tutankhamon nel 1996. “Ho provato subito un grande entusiasmo nell’accettare di prendere parte a questa avventura perché in realtà, da piccolo, avrei voluto fare l’archeologo. Poi ho avuto l’occasione di visitare i luoghi che avevo studiato. Così lavorare al film è stato come un cerchio che si chiudeva. E poi Tutankhamon è diventato una sorta di rockstar. Quello che affascina di lui è proprio il mistero. Per questo forse è bene che non sia mai svelato, mai sconfitto. È il mistero che rende Tutankhamon così tanto evocativo e poetico”. [Immagine in apertura: Manuel Agnelli © Laboratoriorosso Productions]
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