Le 5 finaliste per il titolo di Capitale dell'Arte contemporanea 2026
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La giuria di esperti, critici e curatori ha annunciato la lista delle cinque città da cui sarà scelto, entro fine ottobre, il nome della prima Capitale italiana dell’Arte Contemporanea, il riconoscimento istituito quest’anno dal Ministero della Cultura per sostenere i progetti dedicati alla valorizzazione delle nuove forme d’arte nel nostro Paese.
Sono stati resi noti i nomi delle cinque finaliste per il titolo di Capitale italiana dell'Arte Contemporanea 2026, l’iniziativa di recente istituzione che punta a sostenere economicamente i progetti organici di valorizzazione e rilancio dell’arte contemporanea presentati dalle città partecipanti. Partendo dalle 23 candidature ufficiali sottoposte in estate, la giuria di cinque esperti indipendenti presieduta dalla collezionista e mecenate Patrizia Sandretto Re Rebaudengo ha indicato come progetti finalisti quelli di Carrara, Gallarate, Gibellina, Pescara e Todi. Durante la fase di valutazione, i giurati hanno tenuto conto del valore complessivo di ogni proposta, valutando l’impatto di numerosi parametri, come innovazione, prestigio e capacità di promuovere l'arte contemporanea, nell’ambito delle attività culturali indicate in ciascun dossier.ANCHE CARRARA, TODI E GIBELLINA TRA LE FINALISTEPartendo dal gruppo di proposte ricevute entro lo scorso 30 giugno, la giuria ha operato un’accorta selezione dei cinque dossier più promettenti e ambiziosi. La shortlist annunciata a inizio ottobre comprende città molto attive nella promozione dell’arte contemporanea, come Gallarate, in provincia di Varese, con il suo dossier La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura, e Carrara, in Toscana, il cui progetto è intitolato Da 2000 anni contemporanea. Le altre tre proposte finaliste sono il Ponte contemporaneo di Todi, in provincia di Perugia, Pescara città contemporanea - Una porta aperta ai sogni per il capoluogo abruzzese, e Portami il futuro, progetto presentato da Gibellina, in provincia di Trapani, già nota a livello internazionale per il Grande Cretto, la celebre installazione di Land Art realizzata da Alberto Burri.NEL 2026 LA PRIMA EDIZIONE DELLA CAPITALE ITALIANA DELL’ARTE CONTEMPORANEALe candidature saranno oggetto nei prossimi giorni di una presentazione pubblica, durante la quale ogni città potrà illustrare il proprio progetto nei minimi dettagli. Entro il 30 ottobre, infine, la giuria indicherà al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il nome della città ritenuta maggiormente meritevole di ricevere l’ambito riconoscimento.Istituito attraverso un apposito bando lo scorso mese di aprile, il titolo di Capitale Italiana dell'Arte Contemporanea 2026 rappresenta un'importante opportunità economica e culturale per la città vincitrice. Il riconoscimento assegna infatti al Comune designato un finanziamento di un milione di euro, destinato alla realizzazione di tutte le manifestazioni, rassegne e attività culturali indicate nel dossier, offrendo così l’occasione di promuovere la cultura e l'arte contemporanea.[Immagine in apertura: Todi. Foto di Eddie Echevarria su Unsplash]