Si rinnova dal 16 al 20 novembre 2022 l'appuntamento con l'annuale festival "Lo schermo dell’arte". Diretta da Silvia Lucchesi, la kermesse propone la migliore e più recente produzione internazionale di film d’artista e di documentari sull’arte contemporanea, insieme a progetti a carattere espositivo e a incontri di approfondimento.

A Firenze l'autunno è diventata la stagione per eccellenza dei festival cinematografici tematici. L'appuntamento più imminente è quello con la quindicesima edizione de Lo schermo dell’arte, che con la direzione di Silvia Lucchesi dal 2008 esplora e promuove le relazioni tra arte contemporanea, moving images e cinema. In calendario dal 16 al 20 novembre 2022, il festival coinvolge il Cinema La Compagnia, l'Accademia di Belle Arti, Palazzo Strozzi e CANGO Cantieri Goldonetta. Quest'ultima sede, in particolare, già dal 15 novembre accoglie l'installazione Inside the Outset: Evoking a Space of Passage (2021) di Rosa Barba, l'artista al centro del focus promosso dall'evento per il 2022. Di conseguenza, il programma include anche la proiezione di 5 suoi film e un talk con la curatrice di Pirelli HangarBicocca Roberta Tenconi.A FIRENZE IL FESTIVAL DEDICATO AL CINEMA D'ARTISTA Oltre alla rassegna dedicata a Barba, Lo schermo dell’arte propone più di 30 anteprime italiane ed europee. La selezione raccoglie sia lavori di artisti per i quali il video costituisce una presenza imprescindibile nelle rispettive pratiche, sia opere di esordienti che sperimentano le potenzialità di questo medium per la prima volta. Nel complesso a emergere è la vitalità del cinema d'artista, che, oltre a dimostrarsi ancora uno strumento d'elezione per riflessioni intime, viene impiegato per indagare la nostra epoca e le sue storie. Come l'assalto a Capitol Hill, tema analizzato dall'artista e fotografo statunitense Andres Serrano per il suo Insurrection, film scelto per l'apertura della kermesse. Questioni personali e collettive, a cominciare dall'Apartheid e dal contesto sociale sudafricano, si intrecciano in Self-Portrait As A Coffee Pot di William Kentridge, che chiuderà il festival. Fra i titoli da segnalare anche Ogni mattina si nasce di nuovo. Vedute poetiche tratte dall'Anonimo del XX secolo di Leonardo Ricci, il documentario di Maurizio Sazio sull'architetto italiano nato poco più di un secolo fa, Back to Basquiat di Pierre-Paul Puljiz, che getta nuova luce sulla breve e intensa vita di Jean-Michel Basquiat, e il cortometraggio A Clay Sermon dell’artista Theaster Gates, con una digressione sull'uso dell’argilla nel suo lavoro.L'ULTIMO INCONTRO TRA ULAY E MARINA ABRAMOVIĆ Anche quest'anno Lo schermo dell’arte è affiancato dal progetto VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images; ideato e curato da Leonardo Bigazzi, è destinato agli artisti under 35 che utilizzano le immagini in movimento. Nei giorni del festival, gli artisti selezionati attraverso l'annuale call (otto su 188 domande di partecipazione da tutto il mondo) saranno in residenza a Firenze. Il palinsesto del festival, infine, include l'atteso documentario Marina Abramović & Ulay. No Predicted End, in cui i due autori, pionieri dell'arte performativa, si incontrano trent'anni dopo la fine della loro iconica collaborazione, sancita dalla memorabile azione sulla Grande Muraglia. Il film, diretto dal documentarista Kasper Bech Dyg, costituisce l'occasione per ascoltare memorie e testimonianze della coppia, fra documenti originali, foto e video d'epoca, e mostra Ulay poco prima della sua scomparsa, avvenuta nel 2020.[Immagine in apertura: Kasper Bech Dyg, Marina Abramović & Ulay. No Predicted End (Denmark, 2022, 95’). Still]
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