Eve Arnold fu tra le prime donne a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photos. Il Museo Civico San Domenico di Forlì la celebra con una rassegna che riunisce 170 fotografie e ripercorre la sua trentennale carriera: dai primi scatti degli anni Cinquanta ai ritratti dei divi del cinema e dello spettacolo, fino ai reportage d'inchiesta in Cina e in Medio Oriente.

Leggenda della fotografia del Novecento e, insieme a Inge Morath, prima donna a far parte dell'agenzia Magnum Photos, Eve Arnold sbarca a Forlì grazie alla nuova esposizione allestita nelle sale del Museo Civico San Domenico. Intitolata Eve Arnold. L'opera, 1950-1980 e visitabile fino al 7 gennaio 2024, la mostra ripercorre la trentennale carriera dell'artista statunitense, presentando una serie di 170 scatti che ritraggono dive e divi di Hollywood, sfilate di moda e reportage d'inchiesta estremamente attuali anche a distanza di anni.LA MOSTRA DELLA FOTOGRAFA EVE ARNOLD A FORLÌ Curato da Monica Poggi, il percorso espositivo racconta l'intera produzione di Arnold, illustrando il suo particolare linguaggio, inizialmente caratterizzato dall'uso del bianco e nero e dal successivo passaggio ai colori. Protagonista dei suoi scatti è sempre l'essere umano: tra le sue prime opere, risalenti agli anni Cinquanta, spiccano le immagini dedicate alla comunità afroamericana e in particolare alle modelle delle sfilate di Harlem, immortalate – come mai prima di allora - dietro le quinte. Indimenticabile il reportage sui neonati del Mather Hospital di Port Jefferson: un lavoro che, eseguito dopo la dolorosa morte del figlio, esprime la fragilità e il dolore per quanto accaduto. In seguito all'ingresso nella prestigiosa agenzia Magnum Photos, nel 1951, ha inizio il dialogo di Arnold con il mondo dello spettacolo, di cui l'artista riesce a cogliere il lato più intimo e autentico: dalle immagini di Marlene Dietrich, ai ritratti di Joan Crawford prima di entrare sul set, fino agli iconici scatti di Marilyn Monroe, con cui instaura una profonda amicizia. A partire dal 1969, la fotografa riceve alcuni incarichi internazionali che la portano in Afghanistan, Pakistan, Turkmenistan, Egitto, Emirati Arabi Uniti e persino in Cina, dove realizza un documentario dedicato alla situazione del Paese dopo l'insediamento di Deng Xiaoping.LA STORIA DI EVE ARNOLD Nata nel 1912 a Philadelphia, Eve Arnold si avvicina alla fotografia nella metà degli anni Quaranta. Dopo essersi trasferita a New York, sposa Arnold Arnold (da cui ha un figlio nel 1948). All'inizio degli anni Cinquanta frequenta un corso alla New School for Social Research e l'anno successivo esce il suo primo servizio sulle modelle di Harlem su Picture Post. Sostenitrice dei movimenti antirazzisti, nel 1951 entra nella Magnum Photos, dove realizza alcuni dei suoi più celebri scatti dedicati ai grandi personaggi del cinema e dello spettacolo. Dopo essersi trasferita a Londra nel 1962, si dedica ai reportage, realizzando incredibili documentari, come quello sulla condizione femminile in Medio Oriente del 1971. [Immagine in apertura: Installation view, Eve Arnold. L'opera, 1950-1980, Museo Civico San Domenico, 2023; Courtesy Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì]
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