Herzog & de Meuron con Studio Aisslinger, Rockwell Group e Neri&Hu sono gli studi coinvolti nel programma di espansione internazionale del prestigioso museo di fotografia Fotografiska. Nata a Stoccolma nel 2010, dopo New York e Tallin, l'istituzione ha infatti annunciato per il prossimo biennio l'apertura delle nuove sedi di Berlino, Miami e Shanghai.

Fondata a Stoccolma nel 2010 e rapidamente affermatasi come punto di riferimento internazionale per il settore fotografico, grazie alla sue eclettica programmazione, Fotografiska continua a crescere. Alle esistenti sedi di Stoccolma, New York e Tallinn stanno infatti per aggiungersi tre nuove aperture in altrettante città. Il piano di espansione di questa istituzione culturale prevede infatti l'inaugurazione, entro il terzo trimestre del 2022, delle sedi di Berlino e Shanghai. Dovrebbe quindi entrare in attività, nel secondo trimestre del 2023, Fotografiska Miami.FOTOGRAFISKA APRE A BERLINO, SHANGHAI E MIAMI Al completamento dell'espansione, Fotografiska diventerà il più grande museo d'arte di proprietà privata del mondo, sulla base di una serie di parametri. Oltre al raddoppio delle attuali sedi, da tre a sei, a contribuire in maniera determinante al raggiungimento di tale "record" saranno il numero di mostre prodotte annualmente e la dimensione complessiva degli spazi espositivi. Comune denominatore delle nuove sedi museali è la scelta di puntare sul recupero e sulla riattivazione di edifici esistenti, oggetto di complessi interventi di restauro. Fotografiska Berlin sta infatti prendendo forma nella struttura nota come Kunsthaus Tacheles: costruita nel 1908, nel cuore del quartiere del Mitte, era in origine un grande magazzino situato nei pressi della Nuova Sinagoga. In questo caso il progetto è curato da Herzog & de Meuron e dallo Studio Aisslinger, cui è stata affidata la riconfigurazione degli interni dello stabile, pari a 5400 metri quadrati. Risale invece al 1946 il complesso industriale del quartiere Allapattah destinato a ospitare Fotografiska Miami; allo studio Rockwell Group il compito di trasformarlo in sede espositiva, prevedendo quattro gallerie, uno spazio per eventi, un'area commerciale, con ristorante e bookshop, oltre a un giardino sul tetto. Completa l'operazione Fotografiska Shanghai, che ha fissato la propria "casa" sul lungomare di Suzhou Creek, un distretto culturale in rapido sviluppo nella metropoli cinese. Datato 1931 e con una superfice superiore a 4600 metri quadrati, l'edificio scelto sarà riattivato dallo studio Neri&Hu.HERZOG & DE MEURON PROGETTANO FOTOGRAFISKA BERLIN Reduce dal recente completamento dell'M+ di Hong Kong, lo studio guidato dagli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron per la futura casa di Fotografiska Berlin ha progettato l'estensione piramidale della copertura esistente. Questo nuovo innesto ridefinirà la silhouette dell'edificio, oltre a dotarlo di un'apertura, concepita come un "faro", sul vivace quartiere del Mitte. Per la ristrutturazione degli interni, Studio Aisslinger ha messo a punto una sorta di "omaggio" alla peculiare storia e all'identità dello stabile. Dopo essere stato impiegato come magazzino, Kunsthaus Tacheles ha subito una serie di trasformazioni: è stato adibito a usi governativi, prima di essere abbandonato intorno al 1970. Nel 1990 è stato occupato da un gruppo di artisti, che lo ha così salvato dall'imminente demolizione. Considerato fra i simboli della rivoluzione culturale della Berlino riunificata, conserverà anche nella nuova funzione i segni del suo passato, a partire dai graffiti, oggetto di uno specifico intervento di restauro. Dei suoi sei piani totali, tre saranno riservati alle esposizioni; previsti anche un ristorante, un bistrot, una panetteria, una lounge, un bar panoramico, uno shop e una sala eventi. [Immagine in apertura: Fotografiska Berlin, project by Herzog & de Meuron e Studio Aisslinger. Kunsthaus Tacheles (nach der Denkmalsanierung)  © bloomimages]
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