Pubblicato a corredo dell’importante retrospettiva in corso alla National Portrait Gallery di Londra, un nuovo volume esplora il profondo legame dell'artista irlandese con il ritratto, analizzando come Bacon abbia messo in discussione i canoni tradizionali di questo genere per creare opere innovative di grande impatto.

Il rifiuto di ogni idealizzazione della figura e la piena potenza espressiva del ritratto sono solo due tra le caratteristiche dell’opera di Francis Bacon attualmente esplorate dalla mostra a lui dedicata a Londra, intitolata Human Presence e visitabile presso la National Portrait Gallery fino al prossimo 19 gennaio. Per indagare la ridefinizione dei canoni del ritratto a opera di uno dei più grandi protagonisti dell’arte contemporanea, l’esposizione londinese è accompagnata da un catalogo che, grazie a un ricco apparato iconografico e ai numerosi spunti critici raccolti, dà conto dell’approccio innovativo adottato da Bacon nei confronti dell’arte in generale, e del genere ritrattistico in particolare.IL NUOVO CATALOGO SU FRANCIS BACONAttraverso un'accurata selezione di opere dell’artista irlandese, tra cui i suoi celebri trittici e i ritratti di persone a lui care, il volume Francis Bacon: Human Presence, raccoglie le riproduzioni in alta definizione dei suoi lavori a partire dagli anni Quaranta, offrendo un'ampia panoramica dell'evoluzione stilistica di Bacon. Disponibile sia in edizione con copertina rigida che paperback, il libro è stato curato da Rosie Broadley, curatrice senior del museo londinese che ospita la retrospettiva, e include i contributi di esperti e critici che analizzano da molteplici prospettive l’interpretazione offerta dall’artista al genere del ritratto. Tra gli autori figurano curatori, critici, storici dell’arte come Gregory Salter, che propone una chiave di lettura queer dell’arte di Bacon, e il regista inglese John Maybury, che nel 1998 diresse il biopic Love is the Devil, dedicato alla vita dell’artista. Grazie a questo approccio multidisciplinare e alla bellezza delle immagini riprodotte, il catalogo si presenta come uno strumento essenziale per approfondire la conoscenza della sua opera, offrendo spunti di riflessione originali e stimolanti.IL GENERE DEL RITRATTO SECONDO FRANCIS BACONLa mostra su Bacon alla National Portrait Gallery è la prima allestita negli ultimi vent’anni nella capitale britannica, e concentra le sue attenzioni sugli autoritratti, sulle riletture in chiave del tutto personale dei ritratti dei grandi maestri dell’arte, nonché sulle raffigurazioni dei suoi amanti e amici. Attraverso la fedele riproposizione dell’immaginario dell’artista irlandese, costellato da visi e corpi in costante trasformazione, l’esposizione londinese avvicina i visitatori all'universo relazionale di Bacon, consentendo loro di comprendere l'influenza sulla sua produzione artistica di figure chiave come il compagno Peter Lacy, l'amante George Dyer, o i colleghi artisti Lucian Freud e Isabel Rawsthorne. Posti una accanto all’altra, lungo il percorso della mostra e sulle pagine del catalogo, questi ritratti così ricchi di intensità emotiva restituiscono in pieno la carica innovatrice dell’arte di Francis Bacon, anche a distanza di oltre trent’anni dalla sua morte.[Immagine in apertura: Study for Self-Portrait, 1963 by Francis Bacon © The Estate of Francis Bacon. All rights reserved, DACS/Artimage 2024. Photo: Prudence Cuming Associates Ltd. Amgueddfa Cymru – Museum Wales]
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