Una monografia estesa e “definitiva” pubblicata da Taschen ripercorre tutti i progetti (realizzati e non realizzati) della carriera di Frank Lloyd Wright. Dalle Prairie House al Museo Guggenheim a New York, il volume mette in luce come il progettista sia riuscito a cambiare il paradigma dell’architettura.

Lo stile dell’illustre architetto statunitense Frank Lloyd Wright, forse il più celebre della sua generazione, è al tempo stesso sia estremamente personale che rappresentativo di un’era. Grazie all’accesso completo ai Frank Lloyd Wright Foundation Archives a Taliesin West in Arizona, l'architetto Bruce Brooks Pfeiffer (fondatore dell’istituzione e allievo del grande progettista alla Taliesin Fellowship) ha redatto, insieme all'autore Peter Gössel, una monografia che ripercorre meticolosamente la carriera del geniale architetto.LA MONOGRAFIA SU FRANK LLOYD WRIGHTGiunto alla 40esima edizione, il volume di 512 pagine portato sugli scaffali da Taschen riunisce tutte le precedenti monografie pubblicate dalla casa editrice su Wright, dando vita a una raccolta estensiva che riesce nell’intento di evidenziare il ruolo del progettista nel cambio di paradigma della stessa disciplina architettonica. Il libro ripercorre così tutti i progetti di Wright, sia quelli realizzati che quelli che sono rimasti solo nella mente del maestro. Si procede dalle sue prime Prairie House, passando per l’iconica Fallingwater e ancora per gli anni di Tokyo, tra disegni per edifici amministrativi e progetti per luoghi di culto. E poi, ovviamente, gli interventi più tardi, come il Museo Guggenheim a New York, per approdare infine alle sue visioni utopiche con The Living City.FRANK LLOYD WRIGHT E IL MOVIMENTO MODERNOAl fianco di maestri assoluti come Mies van der Rohe, Le Corbusier, Walter Gropius e Alvar Aalto, Frank Lloyd Wright lega il proprio nome ai massimi capolavori architettonici del Movimento Moderno. Nel corso della sua carriera, ha approfondito il rapporto tra individuo e spazio architettonico, guardando alla natura come punto di riferimento. Opponendosi al "verticalismo" del grattacielo, sviluppa le Prairie House, seguendo un principio abitativo concepito sull’idea di "unità familiare" e di tradizione locale.[Immagine in apertura: courtesy Taschen]
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