L'anima inquieta di Amy Winehouse al centro di un nuovo fumetto
LETTERATURA
Sono passati undici anni dalla morte di Amy Winehouse, “bad girl” per eccellenza della musica contemporanea. Un nuovo fumetto ne racconta successi e fragilità.
Gli autori di Inkiostro Edizioni devono
avere una passione particolare per le vite degli artisti “maledetti”,
soprattutto quelli passati alla storia per la loro vita brevissima e
intensa. Lo dimostra in maniera eloquente la serie di fumetti Club
27, la collana dedicata alle icone dannate del rock morte
prematuramente all'età di ventisette anni.
Proprio di recente avevamo dedicato
spazio al graphic novel su Kurt Cobain, “angelo triste” della
musica grunge ed esponente di spicco di questa singolare cerchia di
artisti (insieme a Brian
Jones, Jimi
Hendrix, Janis
Joplin e Jim
Morrison). Ad
aggiungersi ora alla raccolta di albi è il libro su Amy Winehouse,
voce tra le più incredibile del panorama musicale contemporaneo,
scomparsa prematuramente nel 2011.
IL NUOVO FUMETTO SU AMY WINEHOUSE
Uscito in libreria nelle scorse
settimane, il volume (nell'immagine in apertura un dettaglio della
copertina) è una breve ma intensa parata di eventi biografici
relativi all'artista, catapultata sotto i riflettori in giovane età.
La parabola della musicista è qui estremamente sintetizzata, ma gli
episodi salienti ci sono tutti: dalle prime serate nei club londinesi
al successo improvviso e divorante, dall’amore tormentato per
l’artista Blake Fielder-Civil all’autodistruzione. Dotata di
incredibile talento, la cantante britannica è qui scrutata con uno
sguardo che punta soprattutto a farne emergere le fragilità e le
insicurezze – le stesse che che la condussero alla morte, avvenuta
a Londra il 23 luglio di undici anni fa.
L'ANIMA FRAGILE E TORMENTATA DI AMY
WINEHOUSE
Autrice dei testi è la
sceneggiatrice Chiara Rufino, mentre i disegni sono frutto del lavoro
di Enis Temizel. Si tratta di tavole graffianti e intense, che
riflettono al meglio i mille volti di una ragazza che sul palco
riusciva a mettersi a nudo, aprendo il proprio cuore al pubblico fino
a rendere “universali” anche le esperienze private e sentimentali
più tragiche e strazianti.