Dopo “Megahex”, “Special K” e “Bad Gateway”, il fumettista Simon Hanselmann ci regala il quarto libro sulle sgangherate avventure della sua banda di personaggi. Un volume edito da Coconino Press che racconta (con sfacciata ironia) il periodo più cupo della nostra vita.

Marzo 2020. Mentre l’intero pianeta sta entrando in lockdown, dando ufficialmente inizio alla più grave crisi pandemica della storia recente, il fumettista Simon Hanselmann decide di postare ogni giorno su Instagram una breve storia disegnata. Protagonisti delle vignette sono, come sempre, i suoi stralunati antieroi: la strega Megg (una ragazza dai capelli arancioni che, con un white russian in mano, si imbottisce di antidepressivi e ascolta i Placebo); il suo fedele gatto nero Mogg (cinico, perverso e pazzamente innamorato della sua padrona); Lupo Mannaro Jones (il lupo sociopatico e casinista) e il povero Gufo (l’amico-coinquilino dall’ambizione vagamente intellettuale, continuamente burlato dal resto della banda). L'obiettivo di questo progetto è semplice: raccontare, attraverso le (dis)avventure dei personaggi più amati e più fuori di testa del fumetto americano, il nostro anno più orribile, mettendo a segno un "diario della pandemia" dedicato alle nevrosi e alle follie della nostra società. IL NUOVO FUMETTO DI SIMON HANSELMANN Grazie alla collaborazione della casa editrice Coconino Press, quelle esilaranti strisce a colori prendono oggi forma all'interno di un unico volume di quasi trecento pagine. Stiamo parlando di Crisis Zone (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina): una lunga cronistoria nella quale i vari personaggi creati dalla matita di Hanselmann rivivono, come in una sorta di specchio deformante, ciò che è successo nel corso nell'ultimo anno e mezzo alla nostra società. Chiusi in casa, come il resto del mondo, i protagonisti delle storie si trovano d'un tratto di fronte a una situazione mai gestita prima: una situazione di panico e paranoie che Megg, Mogg e gli altri affrontano nei modi meno indicati – tra videogame, overdose di serie tv e inattese iniziative di creatività imprenditoriale. Una corsa a rotta di collo tra commedia politicamente scorretta, satira sociale, tematiche gender e action movies. Siete pronti a rivivere in chiave ironica l'anno più assurdo della vostra vita?
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