Il design di Ettore Sottsass spiegato con il fumetto
LETTERATURA
Un nuovo e coloratissimo libro a fumetti celebra la figura di Ettore Sottsass. Un viaggio per immagini nell’universo di un genio del design e dell’architettura.
Girata l'ultima pagina di questo Ettore
Sottsass e il mistero degli oggetti resta un dubbio irrisolto: si
tratta di una biografia o di un'autobiografia? O di entrambe le cose
insieme? In altre parole: chi è il soggetto protagonista di questo
coloratissimo fumetto edito da 24 ORE Cultura: il mitico
progettista e architetto di Innsbruck, icona del design postmoderno,
o il disegnatore che del volume è artefice? La risposta, forse, sta
proprio nel mezzo.
CHI ERA ETTORE SOTTSASS?
Vero è, infatti, che il libro
(nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) ripercorre
la carriera del capofila del gruppo Memphis
raccontandone la storia a grandi linee, dai primi studi (si laurea in
architettura nel 1939) alle importanti commissioni (“nel
1958 inizia la sua collaborazione con Olivetti, un’attività che
durerà 30 anni e che darà luce a progetti leggendari: la macchina
da scrivere Valentine, il computer Elea, la calcolatrice
DiviSumma 19”).
In maniera
aneddotica e tutt'altro che accademica, la figura di Ettore Sottsass
viene così "scolpita" nelle tavole del libro, ricorrendo a un disegno
dal taglio dinamico e geometrico. Gli “strambi” oggetti creati
dal designer, caratterizzati da tinte accesissime e titoli spesso
ironici, emergono mostrando la genialità dell'autore, senza tuttavia
offuscarne gli interessi paralleli e complementari: la poesia (“con
Fernanda Pivano tra gli anni ‘60 e ‘70 viaggia molto, entrando in
contatto con i poeti della beat generation e fondando l’incredibile
rivista 'Pianeta fresco'”), la
pittura e la fotografia (aspetto, quest'ultimo, che la Triennale Milano ha recentemente approfondito con una mostra).
L'OMAGGIO DI MASSIMO
GIACON A ETTORE SOTTSASS
Eppure, il punto di partenza
dell'intera narrazione è l'incontro e l'affinità – umana, prima
che professionale – tra l'autore del volume, Massimo Giacon, e l'indimenticato designer e architetto. Di Sottsass Giacon fu discepolo, amico, appassionato ascoltatore. La storia tiene
inevitabilmente conto di ciò, facendo affiorare un percorso sì
cronologico ed enciclopedico, ma anche affettivo, che parla del
maestro e del suo allievo. Un omaggio da parte di un
fumettista che, all'ombra del geniale designer, si è formato ed è
sbocciato – attestandosi in seguito come uno dei creativi italiani
più apprezzati della sua generazione.