Quattordici autrici di fumetti si uniscono per dare vita a una lodevole antologia, dedicata ai temi della discriminazione e della violenza di genere. Nove storie per rompere il silenzio e cambiare in meglio la nostra società.

“I miei silenzi non mi hanno protetta. Il tuo silenzio non ti proteggerà. Ma per ogni vera parola pronunciata, per ogni tentativo che avessi mai fatto per dire quelle verità di cui sono ancora in cerca, avevo preso contatto con altre donne, esaminando le parole per adattarle a un mondo in cui tutte credevamo, superando le nostre differenze”. Prende spunto da queste affermazioni pronunciate dalla poetessa femminista Audre Lorde, il nuovo libro edito da Il Castoro: una raccolta di fumetti firmati da quattordici disegnatrici e sceneggiatrici italiane; autrici diverse per età, linguaggi espressivi e formazione, ma accomunate dalla stessa missione: dire basta alla violenza di genere, utilizzando il fumetto come strumento di protesta, difesa, conforto. IL LIBRO CONTRO LA DISPARITÀ DI GENERE Presentato per la prima volta al Salone Internazionale di Torino lo scorso 21 maggio, Fai Rumore – questo il titolo del volume (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) – comprende nove storie disegnate. Ognuna di esse vede come protagoniste donne (ragazze, molto spesso giovanissime) alle prese con forme di violenza fisica, verbale, psicologica. C'è Elisa, la studentessa del liceo umiliata dal compagno di classe di cui si era invaghita (nel fumetto di Anna Cercignano) e Lara (la ragazza vittima di body shaming al centro del racconto di Vega Guerrieri e Caterina Ferrante). Oltre a loro, tante protagoniste del libro non hanno nome, affinché la loro storia diventi quella di tutte. NOVE STORIE A FUMETTI PER “FARE RUMORE” Obiettivo dell'antologia è infatti invitare donne e ragazze di ogni età ad alzare la voce, a “fare rumore”, appunto, superando la paura per uscire da una relazione abusante, smarcandosi da violenze di qualsiasi forma che ne limitino la libertà. E non è un caso che a collaborare alla pubblicazione del volume ci sia Moleste – il collettivo femminista che si propone di combattere ogni forma di violenza, delegittimazione e discriminazione nel mondo del fumetto. Un compendio più che godibile dal punto di vista narrativo, perché offre uno sguardo ampio sul variegato mondo della nona arte italiana, ma soprattutto importante sotto il profilo educativo, nella speranza che le nuove generazioni di donne possano fare tesoro delle testimonianze delle loro amiche, colleghe, sorelle più grandi. LA POSTFAZIONE DI JENNIFER GUERRA “Spesso nel dibattito pubblico il discorso sulle molestie e sulle violenze viene affrontato nei termini sbagliati”, scrive la scrittrice e giornalista Jennifer Guerra nella postfazione al volume. “Quando non ci si limita alla conta dei casi, che non rispecchia in alcun modo la complessità dei vissuti, ci si affida a una narrazione che riproduce la divisione in ruoli che è già presente nella società: le donne sono raccontate come elementi passivi, come figure che subiscono la violenza senza via di scampo. Il ruolo della vittima è ambivalente e rischia di diventare una prigione. Per questo è così importante creare una contro-narrazione, che si prefigga non solo di rompere il silenzio, ma anche di riempirlo di parole che abbiano senso. Il fumetto, con il suo sguardo intimo e la sua capacità di creare una relazione di prossimità con i lettori, è forse uno dei mezzi più adatti per questo scopo” .
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