Franz Kafka torna in libreria grazie a un nuovo fumetto che ne racconta angosce e desideri. Si tratta di “Diario di un disperso”, il libro di Mauro Falchetti e Luca Albanese dedicato alla vita (e ai tormenti psicologici) del grande scrittore boemo.

I fumetti ispirati alle biografie e ai capolavori delle grandi figure artistiche del passato sono ormai una consuetudine nell'ambito della nona arte. Tra gli autori più gettonati, in questo senso, figura Franz Kafka, lo scrittore boemo riconosciuto tra le personalità di spicco della letteratura del XX secolo. Nome di punta del modernismo e del realismo magico, l'autore è stato negli ultimi anni al centro di numerose pubblicazioni: dalla trasposizione a fumetti del caposaldo letterario La metamorfosi (a opera di Sergio Vanello) alla più recente serie di racconti illustrati da Peter Kuper. A cimentarsi con la produzione del romanziere nato a Praga nel 1883 sono ora Mauro Falchetti e Luca Albanese, autori di un nuovo graphic novel che ripercorre la vita di Kafka – dagli anni giovanili alla morte (avvenuta nel 1924). IL NUOVO FUMETTO SU KAFKA Edito da BeccoGiallo, il libro – dal titolo Kafka. Diario di un disperso (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) – si sofferma in particolare sull'ultimo ventennio di vita dello scrittore, a partire dagli anni precedenti alla stesura del capolavoro La metamorfosi. I temi del rapporto con il padre e con l'istituzione della famiglia, le angosce esistenziali e il senso di impotenza di fronte al mondo prendono forma all'interno di una serie di tavole dinamiche e vivaci (in contrasto rispetto all'animo cupo e tormentato del protagonista). Il risultato è una finestra sulle angosce e sui desideri di questo grande protagonista della letteratura europea, che con i suoi racconti ha contribuito a definire i sentimenti di alienazione e di precarietà dell'uomo moderno di fronte alle tortuosità della vita. LE PAROLE DELL'AUTORE “'Diario di un disperso' è una biografia a fumetti che vuole andare oltre la mera narrazione di un autore e del suo lavoro”, ha dichiarato Mauro Falchetti, autore della sceneggiatura. “La nostra intenzione era ricostruire la 'macchina Kafka', per capire come l'uomo Franz funzionasse nel suo quotidiano: nelle relazioni, negli affetti, sul lavoro, nell'approccio alla scrittura. Nasce così una biografia 'psicologica' da cui speriamo emerga la personalità dell'autore, senza dimenticare il suo faticoso rapporto con il corpo e il cruccio di portarlo per il mondo. L'intenzione narrativa prende vita grazie ai disegni di Albanese, visionari ma concreti, che permettono ai frammenti di Kafka di ricostituirsi infine in un unicum, comprendente anche le opere che ha generato”.
PUBBLICITÀ