L'illustratrice e fumettista Sarah Mazzetti torna il libreria con un nuovo albo dedicato alla vita e alla produzione di Giorgio Morandi. Una storia psichedelica, tra bottiglie che diventano edifici giganti e giocattoli che prendono vita.

“Avvicinarmi alla figura di Morandi è stato inizialmente complesso e straniante, perché si tratta di una personalità per certi versi ‘opposta’ a me: ho spesso difficoltà a scrivere cose che non abbiano una componente ironica centrale, e rapportarmi con la biografia di questo artista è stata una sfida”. Così Sarah Mazzetti racconta il suo approccio al maestro bolognese, protagonista della figurazione italiana del Novecento. A sancire il confronto tra l'illustratrice e il “pittore delle bottiglie” è il nuovo fumetto per bambini (ma non solo) dal titolo Elsa, Morandi e l’Uovoverde: un volume dai tratti surreali, pubblicato oggi (7 aprile) da Canicola Edizioni. IL FUMETTO SU GIORGIO MORANDI Primo numero della collana zero99 (la nuova serie di Canicola dedicata a opere fruibili sia da un pubblico di lettrici e lettori in erba che da un pubblico adulto), il fumetto fonde disegno, fotografia e grafica d'arte, dando vita a una breve storia ispirata al celebre pittore e incisore.  Sfogliando le pagine del libro (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), si ha la sensazione di piombare nello studio di via Fondazza 36. È qui che prendono forma i capolavori di Morandi ed è qui che all'improvviso irrompe la piccola Elsa, una strega bambina che scombussola la routine del maestro, distraendolo dal suo lavoro quotidiano e conducendolo in una dimensione sospesa, quasi psichedelica. GLI ALTRI APPUNTAMENTI L'uscita del volume, nato in collaborazione con Casa Morandi, sarà seguita nelle prossime settimane da una serie di laboratori, rassegne espositive e talk in compagnia dell'autrice. Tra i vari appuntamenti da segnare in calendario, la mostra di tavole originali negli spazi della casa che un tempo ospitò Morandi e le tre inseparabili sorelle (in corso fino al 30 aprile) e il workshop di Sarah Mazzetti (sempre il 30 aprile al MAMbo di Bologna).
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