Cinque artiste italiane, dottorandi ed esponenti del mondo accademico internazionale lavoreranno con i detenuti degli istituti penitenziari di Palermo per il progetto “GAP – Graffiti Art in Prison”. Un percorso all’insegna dell'inclusività sociale e del valore educativo dell’arte.

A partire dal mese di maggio l’arte entrerà nelle carceri di Palermo con il progetto triennale e multidisciplinare GAP – Graffiti Art in Prison, che vedrà coinvolti, oltre ai detenuti, cinque artiste italiane ed esponenti internazionali del mondo accademico. Il progetto, organizzato dal Simua – Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo, con il patrocinio del Ministero della Giustizia e del DAP – Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, si svolgerà in collaborazione con tre strutture penitenziarie palermitane: la Casa di Reclusione Ucciardone, la Casa Circondariale Pagliarelli e l’Istituto Minorile Malaspina. Protagonista dell'iniziativa sarà anche Sky Arte, che racconterà l'intera rassegna con il film-documentario girato da Chiara Agnello. IL PROGETTO GAP – GRAFFITI ART IN PRISON Coordinato da Gabriella Cianciolo, Laura Barreca e Gemma La Sita, il progetto GAP sperimenta un modello di ricerca e collaborazione interdisciplinare tra il mondo dell’arte, quello accademico e il contesto penitenziario. Intento del progetto è riqualificare, proprio attraverso i linguaggi delle arti contemporanee, le vite dei detenuti all’interno delle carceri, sperimentando e percorrendo nuove forme di inclusione e socialità, e utilizzando il patrimonio artistico e culturale come valore educativo. “Il progetto internazionale si basa sul valore dell’inclusione”, spiega Laura Barreca. “Attraverso processi di partecipazione attiva, sperimenta modalità di relazione e apprendimento 'empatico' tra soggetti diversi, senza distinzioni di provenienza. L’obiettivo è avvicinare ambiti sociali solo apparentemente distanti, come quello dell’alta formazione universitaria con il delicato contesto delle carceri, a cui è rivolta tutta la nostra attenzione”. LE CINQUE ARTISTE ITALIANE PER GAP Il team di artiste invitate a partecipare al progetto, con la collaborazione dell’Associazione Acrobazie di Palermo, saranno Matilde Cassani, Stefania Galegati, Elisa Giardina Papa (nell'immagine in apertura), Giovanna Silva e la regista Chiara Agnelli – che seguirà il corso dei lavori raccontandoli all'interno di una pellicola riassuntiva dell'intera esperienza. Si tratta di artiste esponenti di ambiti disciplinari differenti quali video, fotografia, design e installazioni. I risultati, frutto dei vari incontri nei penitenziari, saranno presentati in un progetto espositivo all’Università di Palermo nel 2023.
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