Ghost Hotel

Lunedì 26 settembre – dalle ore 21:15

Una lunga serata in compagnia degli episodi della serie Ghost Hotel attende il pubblico di Sky Arte lunedì 26 settembre. Guidati dalla scrittrice Michela Murgia tra i corridoi di un misterioso hotel, in ogni stanza scopriremo le tracce lasciate da sei personaggi chiave del Novecento, tra passioni, successi e fallimenti. Il primo episodio punta lo sguardo su Truman Capote, nella cornice dell’Hotel Monteleone a New Orleans. Capote, infatti, sosteneva di essere nato proprio in quell’hotel, un luogo di musica, alcool e perdizione. Ma forse era soltanto una delle sue tante invenzioni letterarie. Tragicamente schivo e magnificamente mondano, Capote fu uno scrittore imprevedibile, autore di romanzi, racconti e reportage impregnati della sua personalità camaleontica e delle sue esperienze di vita. I riflettori illuminano poi gli ambienti dell’Hotel Flora a Roma e le vicende di Palma Bucarelli, per trent’anni a capo della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dove ruppe con la tradizione esponendo artisti rivoluzionari e “scomodi” come Picasso, Jackson Pollock e Alberto Burri. Palma Bucarelli fu capace di dare uno scossone all’arte italiana, di influenzare la politica del dopoguerra e di sdoganare finalmente un nuovo tipo di donna, forte ed emancipata, mettendo in crisi stereotipi e convenzioni di una società a impronta patriarcale. L’episodio successivo è invece dedicato a colei che nasce come la timida Margaretha Zelle in Olanda, ma che acquista una nuova identità vent’anni dopo come Mata Hari ‒ in indonesiano Occhio dell’alba ‒ nella Parigi della Belle Époque. Nella sua nuova vita, impersona un’affascinante e misteriosa sacerdotessa del ballo, dalle movenze esotiche e fatali, diventando beniamina di un pubblico in cerca di forti emozioni. La Prima Guerra Mondiale, però, cambia tutto e Mata deve fare i conti con una realtà che la costringe a muoversi con i passi furtivi di una spia. Ma lo è stata davvero? Nelle stanze dell’Hôtel Central di Parigi ripercorreremo la storia di una scrittrice che fece scalpore per via della sua libertà nell’affrontare temi legati alla sessualità. Anaïs Nin fu accusata a più riprese in seguito alla pubblicazione di opere che non hanno paura di affrontare argomenti ritenuti scabrosi dalla società e dai lettori degli anni Trenta del Novecento. All’inizio di quel decennio, Anaïs è soltanto una moglie borghese in cerca di se stessa nella Parigi trasgressiva di artisti e scrittori. E proprio all’Hôtel Central avverrà un incontro fatale, capace di stravolgere per sempre l’andamento degli eventi: Anaïs conobbe lo scrittore americano Henry Miller e la moglie June, una coppia aperta e anticonformista. Presso l’Hotel New Yorker nella Grande Mela approfondiremo le vicende di un inventore che anticipò i tempi, finendo per non essere sempre capito e apprezzato dai suoi contemporanei. Mentre era in vita, molte delle invenzioni di Nikola Tesla sembravano follia, eppure hanno contribuito a perfezionare la corrente alternata, i motori elettrici, le radio, le luci fluorescenti, i laser e i telecomandi. Infine Michela Murgia condurrà il pubblico tra le stanze dell’Hôtel Istria, oggi un anonimo albergo a tre stelle a Montparnasse, ma agli inizi del Novecento fulcro della scena culturale bohémienne di Parigi, nota in tutto il mondo. Nelle sue stanze hanno soggiornato Rilke, Majakovskij, Duchamp, ma la stanza più “movimentata” è quella occupata da una coppia straordinaria: Man Ray e Kiki de Montparnasse, innamorati, litigiosi e visionari.
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