Conosciuto per il celeberrimo "Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori", Giorgio Vasari si dedicò anche al "Libro de’ disegni". Scomparsa da secoli e considerata come la prima collezione ragionata di disegni di grandi artisti del passato, l'opera ha ispirato la mostra in corso al Louvre di Parigi fino al 18 luglio prossimo.

È sostanzialmente impossibile pensare a Giorgio Vasari sganciando la sua figura da Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori. Al poliedrico artista si deve infatti il "libro simbolo" del Rinascimento italiano, l'eccezionale serie di biografie che pose le basi per la nascita della storiografia dell'arte italiana. Il pittore, autore e architetto aretino si dedicò anche a un'altra opera di notevole rilievo, che conobbe però un destino più travagliato. Proprio nella seconda edizione de Le vite Vasari cita ampiamente il leggendario Libro de' disegni, al quale il Louvre dedica oggi la mostra Giorgio Vasari, le Livre des dessins : Destinées d'une collection mythique. Esito della collaborazione con il Nationalmuseum di Stoccolma, la rassegna sarà riallestita nella capitale svedese in autunno.IL LIBRO DE' DISEGNI DI GIORGIO VASARI In veste di appassionato collezionista, Vasari riuscì a costituire la prima raccolta "ragionata" di disegni di artisti italiani vissuti dal XIV secolo alla fine del XVI secolo. Non si tratta, dunque, di un "libro" propriamente detto, quanto di una serie di disegni e schizzi concepita dall'autore anche come personale fonte di documentazione. A differenza de Le Vite, l'opera ha conosciuto un destino di frammentazione, dispersione e progressiva scomparsa, divenendo parallelamente il sogno condiviso da generazioni di esperti e collezionisti: in tanti, nei secoli, hanno infatti sperato di individuare e acquisire uno o più fogli fra quelli inizialmente selezionati da Vasari. Una vicenda appassionante, popolata da studiosi ed esperti che, adottando criteri via via diversi, si sono a più riprese "messi alla prova" con questa impresa artistica, ripercorsa oggi dal progetto espositivo del Louvre e del Nationalmuseum. LA MOSTRA SU VASARI AL LOUVRE DI PARIGI Curata da Louis Frank, curatore generale del dipartimento arti grafiche nel museo parigino, e da Carina Fryklund, senior curator del museo svedese, la mostra riunisce circa 100 opere di artisti del Rinascimento italiano; fra loro Raffaello, Domenico Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Andrea Verrocchio, Andrea Mantegna, Filippino Lippi, Pietro Perugino, Parmigianino, Sofonisba Anguissola e lo stesso Vasari. Con lavori provenienti dai depositi del Louvre, integrati con prestiti degli Uffizi, del British Museum, del Museo di Capodimonte e del Victoria and Albert Museum (solo per citare alcune delle istituzioni coinvolte), la rassegna ricostruisce in cinque sezioni tematiche una delle più appassionati (e misteriose) "storie della storia dell'arte". [Immagine in apertura: Sofonisba Anguissola, Jeune fille se riant d’un enfant mordu par une écrevisse, vers 1554.  Pierre noire.  H. 33,3 ; L. 38,5 cm.  Naples, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Gabinetto Disegni e Stampe, GDS 1039 © Photo SCALA, Florence, Dist. RMN-Grand Palais, image Scala]
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