La guida ai parchi giochi più affascinanti di Berlino
LETTERATURA
Se abitate a Berlino, o amate
tornare di tanto in tanto nella città tedesca, questa guida
turistica fa al caso vostro. Si tratta di “The Impossible Berlin
Playgrounds Guide”, il volume di Simone Pierini che documenta
decine e decine di parchi giochi oresenti in città.
Ricordate la storia del vecchio
Spreepark di Berlino? Inaugurato nel 1969 come luogo destinato
all’intrattenimento della DDR, la Repubblica Democratica Tedesca,
il parco diventa una vera e propria “mecca” del divertimento
durante gli anni della Guerra Fredda. Un luogo di svago unico in
tutta la Germania dell’Est, finito drasticamente in rovina a
partire dal crollo del muro di Berlino.
Dalla fine degli anni
Ottanta, infatti, il parco fallisce nonostante i vari tentativi di
recupero, fino a diventare un luogo fantasma fatto di vecchie giostre
in disuso e coloratissime architetture in degrado. Una
“scenografia” ideale per raduni illegali, party techno abusivi e
tour per turisti amanti del vintage.
I PLAYGROUND DI BERLINO
Le vicende rocambolesche dello
Spreepark (oggi trasformato in un centro polifunzionale destinato
alla cultura) si allacciano, in qualche modo, a quelle di molti altri
parchi giochi presenti sul territorio di Berlino. La città tedesca è
infatti costellata di luoghi destinati al divertimento dei più
piccoli. Luoghi attivi e che non hanno subito la stessa sorte del
parco sopra citato, ma che in comune a quello hanno la capacità di
farsi testimoni di un tempo che non c'è più.
Lo dimostra il nuovo libro The
Impossible Berlin Playgrounds Guide, la guida dedicata agli
“spielplatz” (i parchi giochi, appunto) più storici e suggestivi della città.
IL LIBRO DI SIMONE PIERINI
Autore del volume (edito da Raum
Italic) è il fotografo Simone Pierini, che, con la sua macchinetta al
collo, ha percorso il territorio berlinese a caccia dei luoghi inusuali
destinati al divertimento. Documentati con immagini,
schede descrittive, recensioni e aneddoti di varia natura (con tanto
di consigli sui musei e sui luoghi di interesse culturale presenti
nei vari quartieri), questi mini-mondi si presentano come “pezzi
unici”: luoghi figli di un tempo spesso distante da noi,
sopravvissuti negli anni e (anche per questo) capaci di suscitare
stupore e ammirazione in chiunque li osservi con attenzione.
Non si tratta, tuttavia, di parchi
necessariamente d'epoca. Nelle sue oltre 220 pagine il volume
raccoglie "spielplatz" progettati negli ultimi tempi, così come
altri più datati. In entrambi i casi si tratta di meravigliosi "laboratori" dove i bambini possono crescere e sviluppare le loro
potenzialità sia dal punto di vista fisico che psicologico. Il risultato è un libro che, più che un compendio da
sfogliare, sembra anch'esso un parco giochi cartaceo da vivere. Una
guida utile a tutti bambini, ma anche a chi lo è stato e può
tornare a esserlo...
[Immagine in apertura: ©
Simone Pierini]