Nel 1972, il celebre scultore britannico Henry Moore donò alla città di Firenze una sua scultura, “Guerriero con scudo”, perché fosse esposta a Palazzo Vecchio. Più di mezzo secolo dopo, questo sogno viene finalmente realizzato.

Viaggiando per lungo tempo per l’Europa, lo scultore britannico Henry Moore, maestro assoluto del Novecento, si innamorò di Firenze. Nel 1972, a seguito della sua storica retrospettiva nel capoluogo toscano, andata in scena al Forte del Belvedere, l’artista donò la sua scultura in bronzo Guerriero con scudo alla città. La sua intenzione era vederla collocata sulla Terrazza di Saturno, a Palazzo Vecchio, ma per una serie di vicissitudini purtroppo quell'allestimento è rimasto irrealizzato. Almeno fino al 2024.IL “GUERRIERO CON SCUDO” DI HENRY MOORE Dopo oltre mezzo secolo, da pochi giorni la scultura è stata infatti finalmente posizionata nel luogo a cui era da tempo destinata. Nella cornice dell’incantevole loggiato della Terrazza, il guerriero di Moore trionfa ora sul suggestivo panorama di Firenze, vegliando su Santa Croce, San Niccolò, Piazzale Michelangelo, sul Forte di Belvedere e sulla collina di San Miniato. A precedere questa collocazione è stato il restauro condotto dai tecnici dell'Opificio delle Pietre Dure. Guerriero con scudo rappresenta un giovane combattente con gli arti mutilati che, coprendosi con il proprio scudo rivolge lo sguardo all’orizzonte, indicando simbolicamente all’osservatore di affrontare le battaglie che la vita continua a presentargli.L'ARTISTA BRITANNICO HENRY MOORE E FIRENZECon il posizionamento dell'opera, si conclude quindi una lunga e complessa vicenda, non priva di colpi di scena. Apprendendo a un certo punto che la scultura giaceva "abbandonata" nel cortile di Palazzo Vecchio, Moore ne chiese (e ottenne) la restituzione. Fu soltanto dopo la sua morte, nel 1986, che la scultura fece ritorno a Firenze, entrando nella collezione del British Institute of Florence; per alcuni anni è stata esposta nel primo cortile di Santa Croce. Oggi parte integrante del percorso artistico di Palazzo Vecchio, Guerriero con scudo "ha cambiato radicalmente il rapporto tra il mondo culturale fiorentino e l’arte moderna contemporanea", ha affermato il direttore del Museo Novecento di Firenze, Sergio Risaliti, ricordandone l'apparizione al Forte di Belvedere. "La scultura di Henry Moore è stata un ‘dolce shock’ perché ha fatto cadere molte resistenze e perplessità con il suo linguaggio assolutamente all’avanguardia eppure classico, direi anzi neoumanistico. In più, ai più accorti, ha fatto capire il forte legame dell’arte del Novecento con il mondo arcaico e primordiale. Infine, le sue ricercate forme non sono vuote di significato perché tendono sempre a rappresentare il mistero della natura e la grandezza drammatica della storia e dell’esistenza umana”, ha aggiunto Risaliti.[Immagine in apertura: Installation View Henry Moore, Guerriero con scudo nella Terrazza di Saturno. Photo Carlo Bressan]
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