Il cinema nella Germania del Terzo Reich

“Il cinema è l’arma più forte”, sosteneva Benito Mussolini nel 1922, già consapevole del potenziale propagandistico della settima arte: una lezione che sarebbe stata recepita chiaramente anche da un altro dittatore di quegli anni. Lo conferma Hitler's Hollywood, il documentario in onda venerdì 12 luglio su Sky Arte, che offre un'analisi approfondita del cinema tedesco durante il periodo nazista.Attraverso un’accurata selezione di filmati di repertorio e interviste, la pellicola mostra come il regime di Hitler abbia controllato rigorosamente la produzione cinematografica, arrivando a produrre direttamente o indirettamente circa mille film in appena 13 anni, per diffondere l’ideologia del partito nazista e creare una "fabbrica dei sogni" tedesca sul modello degli studios hollywoodiani.Oltre alla realizzazione di opere apertamente propagandistiche, il documentario esplora il controverso contributo offerto da registi e attori di talento al cinema del Terzo Reich, attraverso film che, al di là del loro indubbio valore tecnico ed estetico, finirono per veicolare messaggi subliminali di conformismo e obbedienza al regime.Attraverso un’approfondita riflessione critica su come il cinema possa essere distorto per fini politici, Hitler's Hollywood invita gli spettatori di oggi a interrogarsi sul potere dell’arte e sulla responsabilità degli artisti in tempi di dittatura.