
Il parco giochi biotecnologico che funziona con le alghe
Architettura
01 luglio 2021

Il parco giochi biotecnologico che funziona con le alghe
Architettura
01 luglio 2021
Lo studio di architettura e innovazione londinese ecoLogicStudio ha progettato un parco giochi biotecnologico per purificare l’aria. Come funziona? Con l’energia dei bambini e l’azione delle microalghe.
Nello spazio verde adiacente al Copernicus Science Centre di Varsavia, è sorto un parco giochi a dir poco innovativo, basato sull’idea, tanto semplice quanto brillante, di sfruttare le attività ludico-motorie dei suoi giovani frequentatori per alimentare nuove forme di pensiero ecologico: una pratica che, mai come in questo momento storico, appare particolarmente urgente.
UNA STRUTTURA CHE RESPIRA
Difatti, la struttura avveniristica – che non a caso prende il nome di AirBubble – ospita al suo interno 52 grandi bioreattori in vetro borosilicato contenenti 520 litri di colture vive di alghe verdi. Le suddette clorofite sono in grado di filtrare un flusso di aria contaminata di 200 litri al minuto nutrendosi, in maniera attiva, delle molecole inquinanti per produrre ossigeno pulito: recenti analisi hanno dimostrato la capacità, da parte dell’intero apparato, di assorbire il 97% dell'azoto e il 75% del particolato presente nell'aria.
Un ruolo fondamentale all’avanzamento del processo di purificazione dell’aria è rappresentato sia dall’energia solare che dall’interazione dei bambini con quattro pompe a pedali disposte tra un attrezzo di gioco – come corde e sfere rimbalzanti – e l’altro.
L’impianto avveniristico, concepito da Claudia Pasquero e Marco Poletto (fondatori dello studio di architettura e design urbano ecoLogicStudio), si compone infatti di una struttura cilindrica avvolta in una membrana ETFE – rivoluzionario materiale plastico trasparente capace di resistere agli agenti atmosferici – atta a garantire il mantenimento del microclima purificato che si viene a creare al suo interno. L’ AirBubble è inoltre fornita di un sistema di monitoraggio che mette in comunicazione sensori di inquinamento atmosferico della città con una piattaforma di elaborazione dati finalizzata alla misurazione, in tempo reale, della qualità dell'aria.
LA MOSTRA DEL PROGETTO
L’inaugurazione della prima AirBubble è stata affiancata da una esposizione multimediale (progettata dallo stesso ecoLogicStudio, e allestita all’interno del Copernicus Science Centre) suddivisa in tre aree: Breathe, destinata a coinvolgere personalmente i più piccoli attraverso dimostrazioni interattive sul come prendersi cura del proprio corpo, Monitor, dedicata principalmente alla salvaguardia della salute degli stessi, e Purify the air, incentrata sul forte rapporto simbiotico che si può creare tra architettura e microrganismi viventi.
Un segnale importante, che potrebbe comportare un bel cambiamento di rotta. Come tiene a precisare la co-fondatrice del progetto, Claudia Pasquero: “AirBubble è l'innesco di un processo che può solo crescere e moltiplicare i suoi effetti benefici verso le generazioni future. È tutto nelle nostre mani ‒ siamo responsabili della nostra salute e del clima".
[Immagine in apertura: ecoLogicStudio, AirBubble playground © Maja Wirkus]
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