Archiviato il precedente intervento in provincia di Bari, l'azione dell'artista e designer Bernardo Palazzo stavolta prende forma a Cisternino, in provincia di Brindisi. È qui che 33 centrini di grandi dimensioni sono recentemente comparsi: un omaggio alla tradizione locale e una "preghiera" per il domani.

A pochissime settimane dallo spettacolare intervento nelle campagne di Locorotondo, con decine di enormi uncinetti collocati sulle balle di fieno disseminate nel paesaggio in provincia di Bari, l'artista e designer Bernardo Palazzo è tornato con un nuovo progetto, simile e diverso rispetto al precedente. Stiamo parlando de Il ponte dei desideri, la scenografica installazione visibile per tutta l'estate sul Ponte della Madonnina di uno dei borghi più belli della Puglia: Cisternino. È qui, nella località in provincia di Brindisi, che l'autore – guidato dal curatore Luca Palazzo e dall'associazione Luzzart APS, partner dell'iniziativa – ha allestito una lunga sequenza di enormi centrini. L'intento, così come nella precedente “puntata”, è unire arte, artigianato locale e territorio, riscoprendo l'antica tradizione dell'uncinetto pugliese e coniugandola a nuove modalità di fruizione. LE PAROLE DELL'ARTISTA Incluso nel più ampio progetto Firmamento, pensato con l'intento di mettere in rete diversi Comuni della Puglia favorendo un turismo lento e un'immagine unitaria della regione, il lavoro è stato così presentato dal suo artefice: “In natura nulla è fermo, tutto si muove, ogni elemento è vibrazione. La pietra, l’uomo, l’intero universo. Tutto è in continuo movimento e mutamento. Trentatré centrini sul Ponte della Madonnina ruotano al vento, o alle mani dei fruitori, come le preghiere rotanti buddhiste ruotano allo sfiorare delle mani dei fedeli. Trentatré centrini come grandi mantra, come preghiere scritte col cotone e le mani di donne pazienti. Grandi girasoli antichi che guardano ogni giorno il tramonto, portando al Dio Sole i nostri desideri, le nostre profonde intenzioni”. RINASCITA E CONDIVISIONE “La pandemia ha dimostrato, anche ai più scettici e individualisti, come tutti gli esseri viventi siano interconnessi tra loro e che nessuno si salva da solo”, ha dichiarato il curatore Luca Palazzo. “È necessaria una visione sincretica, che vede ciascuno contribuire al bene comune nel qui e ora. Il 'Ponte dei desideri' diviene così uno spazio partecipato dove ognuno può mettere in circolo energie positive attraverso una preghiera, una dedica, un desiderio o un pensiero di rinascita personale o collettiva. Energia da condividere interiormente o con un gesto, che sia un sorriso o uno scritto, in silenzio o ad alta voce, per poi liberarla facendo ruotare uno dei trentatré centrini che vegliano sulla comunità”. [Immagine in apertura: photo Bernardo Palazzo]
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