Al Matadero di Madrid, la mostra "It from bit" dell'artista Efrén Mur esplora il tema dell'identità nell’era digitale. Cinque installazioni immersive (in collaborazione con artisti di caratura internazionale) indagano il confine tra umano e macchina, aprendo un dibattito sul futuro tecnologico nella società contemporanea.

Al Matadero di Madrid, l’arte contemporanea abbraccia l’universo digitale con It from bit, nuova esposizione dell’artista digitale e direttore artistico spagnolo Efrén Mur. Curata da Arianna Rinaldo e ospitata nel centro culturale spagnolo fino al 28 aprile 2024, la rassegna mette in scena un dialogo provocatorio e immersivo sul significato dell’identità nell’era digitale, esplorando le molteplici connessioni tra corpo umano, intelligenza artificiale e tecnologia. Cinque installazioni multimediali – realizzate in collaborazione con altrettanti artisti di fama internazionale e connesse da un lavoro interattivo posto al centro del progetto espositivo – sfidano i confini tra umano e macchina, tra virtuale e reale, invitando lo spettatore a interrogarsi sulle implicazioni etiche, culturali e sociali della simbiosi tecnologica.LE INSTALLAZIONI IMMERSIVE AL MATADERO DI MADRIDL’iniziativa, parte di un programma più ampio promosso dal Matadero per indagare il futuro delle città "intelligenti" e del rapporto fra tecnologia e società, pone l’accento su come l’arte possa agire da specchio e da lente per interpretare i cambiamenti globali. Alcune delle opere in mostra offrono allo spettatore visioni poetiche e sensoriali, mentre altre affrontano temi più complessi, come la sorveglianza e la manipolazione digitale. Nel complesso, It from bit si inserisce in un panorama culturale in cui l’intelligenza artificiale e il machine learning stanno ridefinendo non solo il processo creativo, ma anche le nozioni di identità e controllo. La mostra non è solo un’esplorazione estetica, ma anche un invito a un dibattito collettivo sul ruolo dell’essere umano in un mondo sempre più dominato dal digitale.LE SPERIMENTAZIONI DIGITALI DI EFRÉN MURCon la maestria di un alchimista digitale, Efrén Mur intreccia tecnologia e creatività trasformando suoni e immagini in esperienze multisensoriali. Nato e cresciuto in Spagna, si trasferisce a Berlino nel 2017, mosso da un’instancabile curiosità e spirito di sperimentazione, che lo porta a lavorare con le nuove tecnologie, intrecciando le sue composizioni visive digitali con le sonorità ipnotiche degli artisti techno più influenti della scena internazionale. Con vent’anni di ricerca creativa alle spalle, Efrén Mur non si limita a creare; ridefinisce i confini del possibile, lavorando con leggende come Jeff Mills e Richie Hawtin, dimostrando che l’arte digitale può essere non solo vista e ascoltata, ma vissuta come un’esperienza a 360 gradi.[Immagine in apertura: © IDC Studio / Matadero Madrid]
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