Si intitola “The plastic We Live With” l’opera realizzata dal collettivo spagnolo Luzinterruptus durante l’ultima Jelsa Art Biennial, in Croazia. Formata da più di 4mila sacchetti di plastica, l’installazione diventa strumento per sensibilizzare il pubblico sulle urgenze ambientali.

Conosciuto a livello internazionale per i suoi interventi luminosi a sfondo ambientalista, il collettivo spagnolo Luzinterruptus è stato recentemente al centro di una nuova  iniziativa. Lo scorso luglio, durante l’ultima edizione della Jelsa Art Biennial, in Croazia, gli artisti hanno lasciato il proprio segno con un’opera tanto suggestiva quanto inquietante per i temi affrontati.LA SPETTACOLARE INSTALLAZIONE DI LUZINTERRUPTUS Fortemente voluta dopo la scoperta di alcuni vincoli burocratici che stanno ostacolando la costruzione di un impianto di riciclaggio sull’isola croata di Hvar, l’ultima installazione di Luzinterruptus riprende l’omonimo intervento già realizzato nel 2017 durante il FAB Festival di Bordeaux. Dall’esplicito titolo The plastic We Live With, l’opera si compone di 4mila sacchetti di plastica che "sbucano" dalle porte e dalle finestre dell’ex resort turistico Hotel Jadran, ormai abbandonato, insieme ai loghi impressi su ciascuno di essi.PLASTICA ED ECOLOGIA Nell’ottica di portare alla ribalta l'annoso problema del surplus di plastica che invade il nostro ambiente, il progetto ha coinvolto anche gli stessi abitanti del posto, che hanno scambiato i propri sacchetti usa e getta con delle sportine in tessuto appositamente prodotte per l'evento. Al termine della mostra, tutta la plastica raccolta è stata riciclata, restituendo poi all'edificio il suo aspetto quotidiano.[Immagine in apertura: The plastic We Live With. Croatia 2021. Photo Montaña Pulido. Courtesy Luzinterruptus]
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