Stefano Arienti, proseguendo la sua personale ricerca sulla luce e sulle ombre, dà vita, nello spazio pubblico del Mirad’Or sul lungolago di Pisogne, a un variopinto tracciato astratto che, come una meridiana, registra il passaggio della luce del sole.

Il Lago d’Iseo conferma l’interesse e l'attenzione per l’arte contemporanea e a sei anni dal celebre The Floating Piers di Christo e Jeanne Claude e dopo l’esposizione dello scorso anno di Daniel Buren, accoglie, ora, il progetto artistico di Stefano Arienti. Fino al 30 settembre, il Mirad’Or, il piccolo padiglione sul lungolago di Pisogne, ospita, infatti, Meridiana, una colorata opera ispirata alla luce solare, alle sue ombre e ai suoi riflessi.L'INSTALLAZIONE DI STEFANO ARIENTI SUL LAGO D’ISEO L’intervento site specific che vede la direzione artistica di Massimo Minini, declina per la prima volta in versione tridimensionale il lavoro di ricerca che l’artista, classe 1961, porta avanti da molti anni su carta. Attraverso dei nastri di vari colori e dimensioni, rispettando lo scorrere del tempo e il fenomeno naturale del variare della luce durante l'arco della giornata, Arienti ricalca e registra le ombre proiettate dal sole sul pavimento e sulle pareti del piccolo spazio espositivo, dando così vita a una mutevole opera astratta.IL MIRAD’OR SUL LUNGOLAGO DI PISOGNE La Meridiana di Arienti è allestita nel Mirad’Or, un padiglione a palafitta allestito in corrispondenza del porto medievale (divenuto poi lavatoio pubblico) della suggestiva località, ricca di storia, della bassa Val Camonica, sulle sponde nord-orientali del Lago d’Iseo. Uno spazio duttile e un contenitore panoramico commissionato dal Comune di Pisogne e progettato da Mauro Piantelli di De8_Architetti per essere visibile di giorno e di notte anche dalla riva opposta del lago e collocarsi in maniera suggestiva fra terra e acqua. [Immagine in apertura: Stefano Arienti, Meridiana, Mirad’Or, 2022, Pisogne © Walter Carrera]
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