Nell’ambito della rassegna "Parma 360", fino al prossimo 30 ottobre, presso il Palazzo del Governatore, è possibile immergersi nello speciale progetto poli-autoriale "ánemos". Un ambiente che prende vita attraverso l'intervento scultoreo di Edoardo Tresoldi, le proiezioni video di Studio Azzurro e le sonorizzazioni di Max Magaldi.

Inaugurata la sesta edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, la rassegna dedicata al pensiero creativo e alle massime espressioni delle arti visive della nostra epoca. Con la direzione artistica di Chiara Canali e Camilla Mineo, anche questa edizione, aperta fino al prossimo 30 ottobre e incentrata sul tema PASSAGGI/PAESAGGI. Spazio e Tempo nel contemporaneo, presenta numerosi progetti espositivi realizzati da artisti internazionali, ma anche talk e incontri rivolti alla valorizzazione del patrimonio artistico parmense trasformato, per oltre un mese, in un vero e proprio museo a cielo aperto.L'OPERA DI TRESOLDI, STUDIO AZZURRO E MAX MAGALDI L’opera più attesa della kermesse, ideata appositamente per il festival, è allestita presso gli spazi del Palazzo del Governatore. Si tratta di ánemos, uno speciale progetto corale concepito da Edoardo Tresoldi, da Studio Azzurro e da Max Magaldi. Gli artisti, mescolando tre differenti linguaggi espressivi, hanno dato vita a un'installazione unica, capace di narrare, in una dimensione in bilico tra reale e virtuale, un fenomeno semplice e naturale come l’evolversi di una giornata nel suo passaggio/paesaggio.TEMI E CARATTERISTICHE DI ÁNEMOS Le iconiche architetture in rete metallica di Tresoldi sono rese mutevoli dai racconti visivi di Studio Azzurro, il cui contributo, nato come Cieli d’Italia, rappresenta un grande affresco animato che simula, a “occhi in su”, un viaggio che si svolge dall’alba alla notte, lungo un’Italia immaginaria. La narrazione è poi accompagnata dalle suggestioni sonore ideate da Max Magaldi, con cui ogni visitatore, attraverso il proprio device, può interagire modificandone o amplificandone i suoni. Due i percorsi paralleli che arricchiscono l’installazione fornendo ulteriori chiavi di lettura: la mostra fotografica di Vito Frangione, che esplora il lavoro autoriale di Tresoldi, e un racconto sui processi e sulle visioni artistiche di Studio Azzurro grazie ai loro block notes. [Immagine in apertura: Edoardo Tresoldi, Studio Azzurro, Max Magaldi, ánemos, Parma 360 © Roberto Conte]
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