I sogni di Gaudí prendono forma grazie a uno spettacolare intervento immersivo
ARTE
Con la sua nuova installazione immersiva a Casa Batlló, Refik Anadol riesce a dare forma, facendo ricorso all'intelligenza artificiale e a un ampio database di video, disegni e materiali d’archivio, ai “sogni” del celebre architetto Antoni Gaudí.
Come (e cosa) sognava Antoni Gaudí, uno dei più straordinari e creativi architetti dell’era moderna? Se lo è chiesto Refik Anadol, l’artista turco celebre in tutto il mondo per i suoi lavori che, impiegando l’intelligenza artificiale, creano dei pattern digitali che coinvolgono migliaia di dati raccolti da un approfondito lavoro di ricerca preliminare. Per rispondere a questo quesito, Anadol ha attinto alle scansioni di Casa Batlló, agli archivi monumentali, agli articoli accademici e alle immagini pubbliche delle opere dell'architetto, componendo un ampio database che diventa il punto di partenza per due installazioni commissionate da Casa Batlló.REFIK ANADOL “MATERIALIZZA” I SOGNI DI ANTONI GAUDÍLa seconda installazione (dopo In the mind of Gaudí, allestita nel 2023) è appena stata svelata: Gaudí Dreams propone allo spettatore un'interpretazione di un viaggio attraverso la mente di Gaudí, dando forma a un ipotetico sogno dell'architetto in cui tutte le sue opere sono collegate. Come l'opera precedente, anche questa è presentata nel Gaudí Cube, uno spazio immersivo a 360 gradi costituito da un “cubo” a sei facce composto interamente da LED. "Nella prima installazione”, ha sottolineato l’artista, “volevamo raccontare una storia sulla mente di Gaudí. Poi abbiamo capito che più studiavamo la sua mente, più si aprivano nuovi mondi. Ora abbiamo progettato una versione in cui siamo letteralmente in grado di volare fisicamente attraverso questi tunnel immaginari".CASA BATLLÓ E L’ARTE DIGITALENon è la prima volta che l’arte digitale entra a Casa Batlló: sempre nel 2023, infatti, Anadol aveva realizzato un videomapping notturno per la facciata dell’edificio, che era stato ammirato da centinaia di persone. Quest’anno, invece, era stata Sofia Crespo a cimentarsi nella proiezione di sgargianti pattern naturali ispirati all’opera dell'architetto e rimodulati dall’intelligenza artificiale."I lavori di Gaudí”, ha dichiarato Anadol, “sono interconnessi. C'è una storia tra loro. Gaudí li ha pensati non lineari, collegandoli, e 'Gaudí Dreams' è un tributo a questa eredità". Insieme all’installazione, Casa Batlló – nell’ambito del progetto The Heritage of Tomorrow, che negli anni ha invitato i più rinomati artisti digitali a intervenire su questo Patrimonio dell'Umanità – inaugura anche una mostra dedicata alle opere realizzate da Refik Anadol e Sofia Crespo per il monumento.[Immagine in apertura: credit Refik Anadol and Casa Battlò]