Nella cornice del tempio Shoshazan Engyoji di Himeji prende forma l'intervento di teamLab sul senso dell'esistenza. Con una serie di sfere di luci che irradiano lo spazio, il collettivo artistico internazionale riflette sulle dinamiche della percezione.

“Il mondo è la mia rappresentazione”, scriveva Arthur Schopenhauer, dichiarando che la realtà che ci circonda altro non è che una nostra interpretazione. L'eterno dibattito filosofico sul confine tra realtà e percezione si ritrova anche all'interno della nuova installazione realizzata dal collettivo artistico internazionale teamLab. Intitolata teamLab: Existence in Perception - Engyoji Temple e allestita all'interno dell'antico tempio buddista Shoshazan Engyoji a Himeji, in Giappone, fino al prossimo 3 dicembre, la rassegna mette in discussione il concetto stesso di esistenza con una serie di sfere luminose che, secondo gli artisti, non esistono fisicamente, ma sono solo il frutto della percezione umana. LA MOSTRA “FILOSOFICA” DI TEAMLAB IN GIAPPONE Curato dall'Himeji City Museum of Art, il percorso espositivo analizza l'idea di un mondo senza confini, incitando l'osservatore a interrogarsi su ciò che lo circonda come una sua mera proiezione: un tema che si inserisce perfettamente nella produzione artistica di teamLab. Tra le opere esposte nel tempio giapponese spicca Massless Sun, Distorted Space, una fonte luminosa che sovverte ogni teoria esistenziale: qui, la percezione del confine tra opera d'arte e visitatore risulta ambigua. Stesso principio è espresso anche in Giant Solidified Spark, dove la luce è ancora protagonista sotto forma di raggi che si irradiano al centro dello spazio. IL TEMPIO GIAPPONESE A HIMEJI Situato nella città di Himeji nella prefettura di Hyogo, lo Shoshazan Engyoji vanta oltre mille anni di storia, a partire dal periodo Heian (794-1185) e rappresenta uno dei più grandi templi del Giappone. Precisamente, l'installazione di teamLab trova spazio nello Jiki-do, uno dei tre edifici che compongono la struttura: risalente al periodo Muromachi (1336-1573), l'edificio fungeva in origine da luogo di studio, alloggio e ristoro per i monaci, mentre oggi costituisce una delle più grandi istituzioni culturali giapponesi. [Immagine in apertura: teamLab: Existence in Perception - Engyoji Temple, Shoshazan Engyoji Temple, Himeji, Hyogo © teamLab]
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