Francesca Minini, Massimo De Carlo, Victoria Miro. Sono solo alcune delle 63 gallerie parte del nuovo progetto digitale “ITALICS”, il primo portale che mette in dialogo i maggiori operatori del mercato artistico italiano. L'obiettivo? Rafforzare la collaborazione, fare sistema e agevolare la ripartenza del settore.

Eppur si muove, verrebbe da dire! Sin dall'inizio della pandemia, e con lo scorrere degli eventi drammatici che hanno scandito gli ultimi mesi, il sistema dell'arte italiano ha attraversato fasi diverse. All'iniziale presa di coscienza sulla realtà dell'emergenza, palesata dalla fatidica chiusura dei musei, è subentrata la necessità di ricollocarsi e ridefinire le regole di gioco dell'intero comparto: parole come “esposizione”, “vendita” e “promozione” sono state – come mai prima di allora – declinate nella sfera digitale, inaugurando una nuova fase (temporanea o permanente lo vedremo) del modo di vivere l'arte.Ora che le gallerie e i luoghi di cultura hanno riaperto le loro porte, e nella speranza che non si debbano richiudere di fronte a un nuovo lockdown, la domanda che echeggia tra gli addetti ai lavori è solo una: cosa fare adesso, alla luce dell'esperienza passata, e come rendere il sistema più solido e meno soggetto alle instabilità dei nostri tempi? Come fare tesoro dei limiti riscontrati all'interno del settore, uscendone più forti in vista del domani? La risposta, senza dubbio complessa, si potrebbe racchiudere probabilmente in un unico imperativo: fare sistema, unirsi e remare tutti nella stessa direzione!UN NETWORK DI GALLERIE ITALIANECi prova, non senza un pizzico di stupore, la nuova iniziativa ITALICS: Art and Landscape, la piattaforma digitale recentemente inaugurata sul web, e dedicata alla scoperta delle eccellenze (artistiche, culturali, paesaggistiche) del territorio italiano.Costruito grazie all'inedita collaborazione di nove galleristi tra i più influenti del comparto nazionale – Lorenzo Fiaschi, Pepi Marchetti Franchi, Alfonso Artiaco, Ludovica Barbieri, Massimo De Carlo, Francesca Kaufmann, Massimo Minini, Franco Noero e Carlo Orsi –, il progetto – unico nel suo genere – nasce con l'intento di promuovere la cultura e la bellezza diffusa del nostro Paese. Partendo dall'impulso di questi nove “big”, l'invito è stato successivamente esteso ad altre cinquantaquattro tra le migliori gallerie italiane d’arte contemporanea moderna e antica, dando vita, nel complesso, a un vero e proprio “consorzio” composto da più di sessanta protagonisti: una rete nazionale, insomma, basata sulla collaborazione tra esperti e sulla condivisione di esperienze (online e offline).TRA ARTE E TURISMOOgnuna delle gallerie partecipanti (tra le altre Galleria Continua, Monitor, Thomas Dane Gallery, Mazzoleni, Vistamare, solo per citarne alcune) sarà chiamata a offrire il proprio contributo condividendo esperienze, conoscenze, racconti. Le modalità attraverso cui questa iniziativa si svilupperà nel concreto restano ancora poco definite e forse imprevedibili. Ciò che è certo è che le buone intenzioni ci sono tutte, così come le speranze: che possa essere l'avvio di un nuovo “rinascimento” del made in Italy e della cultura nazionale?[Immagine in apertura: Isola di Capraia, Livorno. Courtesy Gagosian. Photo Pepi Marchetti Franchi]
PUBBLICITÀ