Dal 22 ottobre al 30 novembre, la seconda edizione del festival "Komorebi" porterà la danza e le arti performative nei quartieri di Firenze, coinvolgendo luoghi iconici e spazi inusuali. Ideata da Stazione Utopia, la kermesse mira a promuovere l'inclusione e l'interazione tra patrimonio culturale e comunità.

La danza e le arti performative si preparano a “invadere” i quartieri di Firenze con la seconda edizione di Komorebi: ideata da Stazione Utopia e in programma dal 22 ottobre al 30 novembre, la kermesse coinvolgerà i luoghi iconici della città come la Villa medicea La Petraia e il Giardino della Villa di Castello, ma si addentrerà anche in spazi meno convenzionali come un condominio alle Piagge e una RSA. Combinando azioni performative e laboratori creativi, Komorebi – il cui nome significa letteralmente "la luce che filtra tra le foglie degli alberi" – si propone di favorire l’interazione tra il patrimonio culturale, il territorio e le comunità che vi abitano, promuovendo l'inclusione e creando un’esperienza collettiva e condivisa.IL PROGRAMMA DI “KOMOREBI” 2024 A FIRENZELa rassegna si apre il 22 con il laboratorio di pole dance Danzando tra due mondi, a cura di Florence Pole Dance Studio, per entrare nel vivo il giorno seguente con Fairyland, una performance dove atleti di pole dance e danzatori creano una scena ispirata a Sogno di una notte di mezza estate. Lo spettacolo, che rappresenta un'opportunità per mescolare sport e arte, si svolge in un incantevole scenario forestale, immergendo il pubblico in un'atmosfera di magia e tranquillità. Il 27 ottobre va in scena Metamorfosi, dell’esserci e del divenire, un’azione performativa legata al teatro sociale che, a cura di Cesare Torricelli e Daria Lidonnici, incrocia danza, musica e recitazione. Nel mese di novembre si prosegue con Landscape/Soundscape, pièce diretta da Marco di Costanzo e accessibile a un pubblico con disabilità visiva (il 17), e con Questioni di condominio parte 2, sette brevi performance di danza firmate da coreografi e artisti di fama internazionale che mescolano poesia, ballo e interazione col pubblico, mostrando ancora una volta quanto possa essere ricco di emozioni il dialogo tra le varie forme artistiche.TEATRO, PERFORMANCE E DANZA PER LE STRADE DI FIRENZEKomorebi non si limita alle sole performance, ma include anche un ampio programma di laboratori di comunità che coinvolgeranno danzatori, registi e coreografi, aperti a tutti i cittadini. La sezione Patrimonio culturale e comunità prevede visite guidate in luoghi storici, spettacoli di living history e il Gran Ballo Lorenese, promuovendo così un incontro tra la moderna pratica artistica e la tradizione storica fiorentina. Concluderanno il festival, il 30 novembre, lo spettacolo pomeridiano per bambini e famiglie Stravaganze in sol minore, con la regia e coreografia di Francesca Lattuada, e infine la serata dedicata alla Festa della Toscana, in cui i danzatori della Società di Danza di Firenze rivivono l'eleganza di un'epoca passata, rendendo omaggio alla storia e alla cultura della città. Komorebi si conferma così un'esperienza inclusiva e diffusa che celebra non solo la danza, ma anche il patrimonio e la comunità locali.[Immagine in apertura: Cristina Roggerini 'Elaysia'. Photo Giampaolo Becherini]
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