Nel 2022 ricorre il 75esimo anniversario della fondazione dell'agenzia Magnum Photos, straordinaria fucina di talenti, stili e percorsi. Un nuovo libro ne racconta, anno per anno, le tappe principali.

“Perché siamo a Magnum? Perché ci conviene e pensiamo di poter diventare ricchi? Perché vogliamo essere inseriti nella stessa lista in cui compare Henri Cartier-Bresson? È un passatempo? È un'abitudine? È perché come gruppo possiamo ottenere più che come individui nella giunga della fotografia? Perché è un buon posto dove accaparrarsi un pubblico appassionato con i nostri trionfi, i nostri problemi e le nostre frustrazioni? Perché siamo troppo indebitati per lasciarlo? Perché rappresentiamo una determinata qualità, umana e fotografica, e insieme possiamo imporla meglio? È per tutte queste ragioni, solo per alcune o per nessuna di queste?”. Così nel 1961, con la consueta ironia che caratterizza anche la sua arte, Elliott Erwitt dava il suo punto di vista sulla più nota e blasonata agenzia fotografica del mondo: la Magnum Photos, appunto, nata nel 1947 e ancora oggi considerata un riferimento assoluto nell'ambito delle immagini e del giornalismo visivo. Ieri come oggi, essere parte di questa gloriosa società rappresenta un sogno per ogni fotografo del mondo. Un sogno che in pochissimi, nell'arco di questi sette decenni, hanno avuto la fortuna di realizzare. 75 ANNI DI MAGNUM IN UN NUOVO LIBRO A settantacinque anni dalla sua fondazione, la società creata da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e William Vandivert, viene celebrata all'interno di un volume agile e riassuntivo: una vera e propria full immersion nelle immagini e negli eventi che hanno segnato il percorso di questa agenzia per certi versi leggendaria. I GRANDI FOTOGRAFI DELLA MAGNUM PHOTOS Si intitola Magnum Photos 75 anni, ed è pubblicato da Contrasto. Inserito nella collana Lampi, e caratterizzato da una vivace copertina color giallo limone, il libro ripercorre l'ascesa della mitica Magnum, a partire da quel maggio 1947, quando, su una terrazza del Museum of Modern Art di New York, Robert Capa pensò di creare un’agenzia fotografica battezzandola con lo stesso nome di una bottiglia di champagne. Da allora di cose all'interno del gruppo ne sono cambiate, e così nel mondo. Moltissimi nomi celebri della Magnum sono scomparsi – a partire dal suo avventuroso fondatore, morto ferito da una mina antiuomo nel 1954, mentre documentava la guerra in Indocina –, e altri se ne sono aggiunti; tantissimi reportage sono passati alla storia, documentando le grandi rivoluzioni politiche e sociali del secolo scorso (la Guerra Fredda e l’arrivo di Fidel Castro a Cuba raccontati da Burt Glinn, i divi di Hollywood fotografati da Dennis Stock, l’invasione russa di Praga vista da Josef Koudelka); altri eventi recenti hanno invece scombussolato il pianeta, su tutti la pandemia e l'attuale guerra in Ucraina. IL NUOVO LIBRO DI CONTRASTO Curato dal fotografo e documentarista Philippe Séclier, il volume fissa sulla linea del tempo le immagini e gli avvenimenti più importanti di questo lungo cammino, raccogliendo interviste, ricordi, e ovviamente immagini (conservate all'interno di un leaflet ripiegato con le miniature delle foto). Un omaggio alle tappe che hanno reso gloriosa e leggendaria la mitica agenzia. [Immagine in apertura: Primavere arabe, 2011. Moises Saman. Un sostenitore di Gheddafi regge un ritratto del leader in una festa per i giornalisti stranieri dopo che le forze governative hanno ripreso la città, Zawiyah, Libia, 2011. Da Discordia, autoprodotto, 2016 © Moises Saman / Magnum Photos / Contrasto]
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