Alghe, felci e foglie di alberi sono tra i soggetti prediletti da Anna Atkins, pioniera dei linguaggi fotografici. Un nuovo volume edito da Taschen rende omaggio all'artista, presentando per la prima volta tutte le stampe cianotipiche realizzate in vita.

Sono diversi i primati riconducibili alla figura di Anna Atkins, pioniera dei linguaggi visivi dell'Ottocento e sperimentatrice tra le più intraprendenti dell'età vittoriana. Ritenuta una delle prime donne a imbattersi nel mezzo fotografico e a specializzarsi in questa disciplina, a lei si deve l'utilizzo della cianotipia, tecnica scoperta nel 1824 dall'amico John Herschel e dalla stessa Atkins portata verso nuovi e sorprendenti risultati. Guardando la produzione dell'artista e botanica britannica (nata nel 1799), a occupare un posto di assoluto rilievo sono infatti le affascinanti opere cianotipiche dedicate al mondo vegetale. Si tratta di immagini caratterizzate da un peculiare colore blu di Prussia, ottenute esponendo un foglio di carta sensibilizzata alla luce solare. Foglie, alghe marine ed elementi del mondo naturale spiccano dallo sfondo, colpendo l'osservatore per la minuzia dei soggetti e per l'incantevole effetto cromatico. LE CIANOTIPIE DI ANNA ATKINS A raccogliere l'intera produzione dell'artista, tornata in auge in questi ultimi anni, è ora un nuovo volume edito da Taschen: un libro che ripropone in un'unica edizione tutte le stampe botaniche della Atkins, per lo più provenienti dalle collezioni della New York Public Library e del J. Paul Getty Museum. IL NUOVO LIBRO TASCHEN Curato da Peter Walther, specialista delle tecniche fotografiche e autore della densa introduzione al volume, Anna Atkins. Cyanotypes (nell'immagine in apertura, courtesy Taschen) presenta nelle sue 660 pagine più di cinquecento immagini a carattere naturale. Si tratta di opere prodotte dall'artista nel corso dell'Ottocento, quando nel proprio laboratorio di Halstead, nel Regno Unito, iniziò a sperimentare con la cianotipia, immortalando e catalogando centinaia e centinaia di specie botaniche. Originariamente raccolte nei cataloghi British Algae (1843-1853) e Cyanotypes of British and Foreign Ferns (1853), le opere rappresentano alghe, felci e foglie di alberi le cui sagome sono impresse sul foglio grazie all'effetto della luce solare. Una perfetta sintesi tra arte e scienza, finalmente ammirabile in un unico volume. Il libro sarà pubblicato da Taschen il prossimo 12 maggio.
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