Attraverso un percorso visivo e narrativo che intreccia il fascino del mondo naturale con la storia dell'arte e la mitologia, un saggio di prossima uscita si propone di usare la botanica come strumento di indagine del complesso intreccio fra natura, arte e mito, presentando alberi, fiori e frutti come protagonisti di un dialogo senza tempo.

È la “naturale bellezza del mondo”, indicata da Leonardo da Vinci nel suo Trattato della pittura, la protagonista de Il giardino dipinto, il nuovo libro di Stefano Zuffi che accompagna i lettori alla scoperta di una grande varietà di piante, fiori e frutti raffigurati nei più importanti dipinti di ogni epoca. Pubblicato da 24 ORE Cultura e disponibile in libreria da venerdì 21 giugno, il volume è arricchito dalle riproduzioni di circa cento opere d’arte, attraverso cui l’autore guida i lettori in un viaggio che va dal giardino dell'Eden biblico alle rappresentazioni botaniche delle tele rinascimentali e barocche. Ogni scheda delle piante prese in esame è accompagnata dalla descrizione di allegorie e miti a esse associati, offrendo un punto di vista dettagliato e originale sul significato culturale di ciascuna opera.LA NATURA NELLE OPERE DI MONET, KLIMT E MOLTI ALTRI ARTISTITra l’alloro che adorna la testa della Giovane donna (Laura) ritratta da Giorgione e gli alberi che fanno da sfondo a Donna seduta sotto i salici di Claude Monet, Il giardino dipinto trasforma la rappresentazione bidimensionale della natura in un museo vivente, dove ogni pianta racconta una storia. Dalle opere di Hieronymus Bosch a quelle di Gustav Klimt, il saggio di Zuffi raccoglie quadri celebri e meno noti, proponendo una ricca serie di dettagli botanici che potrebbero sfuggire al comune osservatore: si tratta però di particolari che, oltre alla loro funzione decorativa, rappresentano significati simbolici e riferimenti storico-letterari che rivelano la profonda connessione tra l’arte figurativa e il mondo naturale.LA BOTANICA COME ORIGINALE CHIAVE DI LETTURA DELL’ARTEAttraverso il suo saggio, lo storico dell'arte, critico e curatore Stefano Zuffi sottopone all’attenzione del lettore un punto di vista originale e documentato, in grado di arricchire la tradizionale interpretazione delle opere d’arte. Celebrando la natura in tutte le sue forme, Il giardino dipinto è un invito a passeggiare idealmente fra boschi e spazi verdi, veri e immaginari, ricordando come il mondo naturale abbia rappresentato una costante fonte di ispirazione per l'arte, e come la botanica possa ancora oggi offrire un’inedita chiave di lettura per capolavori antichi e moderni.[Immagine in apertura: TRITICUM Grano, p. 70. Pieter Bruegel il Vecchio, I mietitori, 1565. Olio su tavola, 116,5 x 159,5 cm. New York, The Metropolitan Museum of Art]
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