Non deve essere stato semplice, per Antonio Paolucci, racchiudere un periodo di tempo così esteso e movimentato all'interno di un unico volume, per di più raccontandolo con un linguaggio sintetico e accessibile al grande pubblico. “Arte italiana. Mille anni di storia” è il nuovo manuale di storia dell'arte edito da Giunti.

Sembra davvero di leggere un romanzo, scorrendo le oltre trecento pagine del volume recentemente dato alle stampe dalla casa editrice Giunti. Un libro, in verità, che circola nelle nostre librerie già da qualche anno, ma che solo negli ultimi giorni ha fatto il debutto sugli scaffali in una veste aggiornata e rinnovata. Stiamo parlando di Arte italiana. Mille anni di storia: una lunghissima e affascinante sequenza di eventi e immagini per raccontare gli sviluppi dell'arte nazionale dall'anno Mille a oggi. MILLE ANNI DI ARTE ITALIANA Autore della pubblicazione è un maestro della comunicazione artistica: Antonio Paolucci, lo storico dell'arte qui chiamato a fare da “nocchiero” per condurre i lettori nei risvolti storici e culturali dell'ultimo millennio. Facendo ricorso a una scrittura scorrevole e adatta a un pubblico non necessariamente del settore, il volume è un'interessante mescolanza tra manuale di storia dell'arte di stampo scolastico (un compendio che non sarebbe sbagliato destinare ai ragazzi delle scuole che si affacciano alle discipline artistiche) e componimento narrativo (grazie a un'esposizione dei temi che va al di là della semplice enumerazione di nomi ed eventi). GLI ARTISTI E I MOVIMENTI Giotto e Michelangelo, Leonardo da Vinci e Lorenzo Bernini sono alcuni dei grandi maestri raccontati tra le pagine del libro: figure, e naturalmente capolavori artistici, che emergono da una narrazione cronologica fatta di azioni e reazioni, sviluppi storici e movimenti – concatenati magistralmente gli uni agli altri e accompagnati da una selezione accuratissima di suggestioni visive.  Un libro che accende i riflettori su un periodo esteso e certamente intenso, semplificandolo (com'è necessario che sia per arrivare a un pubblico di lettori ampio e diversificato) e dando spazio ai vari fenomeni artistici con una chiave di lettura finalmente non passatista (gli edifici progettati da Renzo Piano, il grattacielo Pirelli di Gio Ponti e il “dito medio” di Maurizio Cattelan a Milano sono solo alcune delle ultime immagini conclusive di questa lunga e suggestiva avventura). [Immagine in apertura: Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1482-1483 circa, particolare; Firenze, Uffizi]
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