La nuova monografia sull'arte senza confini di Keith Haring

Pochi artisti hanno lasciato il segno nella storia come è accaduto a Keith Haring, precursore dell'arte urbana che con i suoi coloratissimi murales si è imposto sulla scena mondiale inaugurando un nuovo modo di fare e vivere l'arte. A condurre il pubblico attraverso la ricerca del genio di Kutztown sarà presto un nuovo volume ricco di approfondimenti e naturalmente opere d'arte realizzate dal pittore nel corso della sua vita. Si intitola Keith Haring: Art Is for Everybody, e sarà distribuito dalla casa editrice DelMonico Books a partire dal prossimo 25 luglio. IL NUOVO LIBRO SU KEITH HARING Forte di un cospicuo numero di approfondimenti scritti da figure tra le più stimate della scena artistica contemporanea – a partire da Finkelpearl, Kimberly Drew, George Condo, Julia Gruen e Gil Vazquez –, la monografia (curata da Sarah Loyer) si sofferma sul periodo di tempo che va dal 1978 al 1990, anno di morte dell'artista. A essere indagata è dunque l'intera parabola creativa di Haring, con un occhio di riguardo per le opere specificamente rivolte al pubblico e ispirate da una matrice sociale. Il titolo stesso del libro, preso in prestito da una citazione dell'artista, fa riferimento allo spirito che ha sempre guidato la sua produzione. LE OPERE POP DI KEITH HARING Sono tanti i lavori illustrati e approfonditi con taglio critico, tematico e cronologico all'interno del volume (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina): dai murales con gli iconici “omini” stilizzati che si intrecciano fino a creare mosaici dinamici e colorati alle performance atte a coinvolgere le comunità, dal celebre Pop Shop inaugurato a New York nel 1986 alle opere per sensibilizzare i giovani sulla diffusione dell'AIDS, che nel 1990 causò la morte dell'artista, cometa tra le più lucenti dell'arte contemporanea.