Al MAXXI di Roma arriva una nuova guida dedicata ai visitatori più piccoli: al seguito dell’avventurosa Stella, una gattina venuta dallo spazio e atterrata proprio nella Capitale, i giovani lettori potranno scoprire la storia del quartiere Flaminio e del museo, coinvolgendo tutti e cinque i sensi.

Non sempre è facile, da bambini, riuscire ad apprezzare l’arte, la storia e la cultura che ci circondano: a volte, queste nozioni possono risultare troppo difficili da comprendere e memorizzare. La chiave è imparare divertendosi e, perché no, utilizzare tutti e cinque i sensi per apprendere la meraviglia del nostro patrimonio. Ed è proprio questo l’obiettivo della nuova guida per i più piccoli del MAXXI di Roma, intitolata Alla scoperta del MAXXI, recentemente pubblicata da Edizioni MAXXI (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina). LA GUIDA DEL MAXXI PER I PIÙ PICCOLI Il libro – con i testi di Irene Corsetti, meravigliosamente illustrati dagli sgargianti disegni di Carlo Stanga – racconta la storia del museo d’arte contemporanea romano e del quartiere Flaminio (che tra MAXXI, Auditorium Ennio Morricone e futuro Museo della Scienza è uno dei distretti culturali più fertili della Capitale), attraverso le parole di un cicerone d’eccellenza: una gattina arrivata dallo spazio di nome Stella.  “Ci sono spazi intergalattici da scoprire a bordo di una navicella e altri, più vicini, che diventano lo scenario per incredibili avventure urbane”, spiega il piccolo animale rosa, presentandosi: “Io sono Stella e per una gatta curiosa come me la città, con i suoi grovigli di strade e gli edifici antichi e moderni, è un territorio sorprendente da esplorare con tutti i sensi!”.LA STORIA DEL MAXXI CON LA GATTA STELLA Seguendo la gatta, i piccoli esploratori sono invitati a coinvolgere tutti e cinque i sensi: non solo la vista, ma anche l’udito, il tatto e tutto il corpo, per percepire e comprendere l’architettura e lo spazio. Così, il MAXXI diventa uno spazio da vivere a pieno, scoprire, percorrere e attraversare, apprendendo non solo la storia del quartiere che lo ospita, ma anche quella di Zaha Hadid, l'archistar a cui si deve l’iconico progetto del museo. Tra giochi e nuove scoperte si arriva così alla galleria 5, fulcro dell'edificio. E non solo: una volta tornati a casa, le avventure continuano con un gioco dell’oca e altre proposte in cui potersi cimentare ovunque.
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