Lo Stato spiegato ai bambini in un nuovo libro illustrato
LETTERATURA
Un nuovo libro illustrato conduce i più piccoli alla scoperta delle cariche istituzionali e dei luoghi iconici della nostra democrazia. Si intitola “Lo Stato spiegato alle bambine e ai bambini”.
I bambini e le bambine fanno esperienza
quotidiana dell’importanza dei diritti e dei doveri, e sta a noi
adulti saperli guidare al fine di comprendere quali sono e quale
ruolo svolgono le istituzioni che guidano il nostro Paese. Prende le
mosse da queste premesse il nuovo volume per ragazzi edito da
BeccoGiallo: un compendio che offre ai più piccoli la possibilità
di conoscere i meccanismi che governano la nazione, consentendo loro di
affacciarsi per la prima volta su concetti e figure chiave della
nostra democrazia.
LA POLITICA È UN GIOCO PER BAMBINI
Si intitola Lo Stato spiegato alle
bambine e ai bambini ed è frutto del lavoro congiunto di Francesca Parmigiani e Shu Garbuglia, le due autrici della storia.
Protagonista del libro (nell'immagine
in apertura un dettaglio della copertina) è la piccola Nilde che,
insieme ai suoi compagni di classe, intraprende un viaggio scolastico
a Roma: “Nilde era sicura che quella dei giorni seguenti sarebbe
stata una gita speciale: la maestra Anna aveva detto che avrebbero
imparato come funziona lo Stato. Cosa aveva voluto dire?”, si
legge nelle pagine iniziali del volume, prima che l'esperienza tra i
palazzi e i monumenti di Roma prenda il via.
I CONCETTI SPIEGATI NEL LIBRO
Scritto con un linguaggio adatto ai
lettori più giovani, e accompagnato da numerose illustrazioni a
colori, il libro offre una serie di risposte a concetti cardine della
politica italiana (da “Repubblica” a “fiducia”),
soffermandosi al contempo sulle cariche istituzionali e sui luoghi
nei quali si amministra il nostro Paese. Tra questi Palazzo Chigi
(“la sede del Governo, cioè di chi guida lo Stato”),
Palazzo Madama e Palazzo della Consulta, dove il gruppo di studenti
farà un incontro davvero speciale: “Guardate, c'è il
Presidente della Repubblica!”, grida uno dei bambini indicando
la più alta carica dello Stato. “Proviamo a usare un po' di
immaginazione”, dice la maestra: “Pensate a quando
suonate, ciascuno il proprio strumento, nell'orchestra della scuola.
Ognuno di voi ha un ruolo importante per la buona riuscita del
concerto […]. Ci deve essere armonia tra i diversi strumenti. E il
direttore d'orchestra è lì proprio per garantirla. La stessa cosa
vale per lo Stato: nessun potere deve prevalere sull'altro e ognuno
deve fare la propria parte; ci deve essere equilibrio, insomma. Per
questo serve qualcuno che ci rappresenti tutti”.